Volontà - anno XI - n.4 - aprile 1958
ca ad interessi culturali. Purtroppo il pO!>sessodi un libro è tutt'oggi il grande desiderio dei piit ma la realtà di pochissimi. In proposito il gi; 1 ciiato Sylos Labini scrive: « In– dividui poverissimi, analfabeti e se• mi-a11alfabe1i, che non possono svi– luppare quelle che si sogliono chia. mare le facoltà superiori; individui per cui le soddisfazioni intellettuali cd estetiche non hanno quasi signi– ficato, sono ovviamente portati .ad identificare il 11 piacere )) col « pia– cere sessuale l>. Fattori .-wciali. - La prova del– l'esistenza dei tuguri o, nella miglio• re delle ipotesi, di abitazioni inadat• te, sia P.cllc ciuà che nei borghi, non è pili da farsi. Delle 324.000 fa. miglie viventi in alloggi di fortuna (grotte, baracche, cantine, garagi, carraie, ccc.) e di quelle (1.100.000) viventi in alloggi superpopolati, che l'inchiesta Vigorelli del 1952 ha uf. ficialmente scoperte in Italia, il 50% vive nell' Italia meridionale e ciò vuol dire che oltre 8 milioni sono, nel Sud, quelli che vivono in un mo– do bestiale. È sufficiente del resto ci• tare ancora tm' opinione di Paolo Sylos Labini: (( Secondo l'Uffido del Genio Civile di Matera meno del '.l0% dei ((Sassi >' è costituito da al– loggi abitahili e rerto iJ criterio a– dottato non è dei più rig;orosi. Ma quanti « sassi » esistono nel Mezzo– gio~no, anche peggiori. di quelli di Matera? Confrontandoli con altri lu– ridi abituri e catapecchie i « Sassi » di Matera mi son 8cmbrati alloggi principeschi )). La terribile vita promiscua - la mancanza di vani suificienli è inol. tre un'altra causa di matrimoni. tar– divi - è certamente il più impor- 202 tante dei fattori determinanti le pra• tiche incestuose. Conclusione Le violenze carnali e gli atti osce– ni, e le condanne relative che con• tribuiscono in buona misura a riem. pire le carceri (gli adulteri fra co• gnati - e qui sarebbe il caso di ap– profondire le conseguenze del meto• do dei matrimoni celebrati qualche ora avanti la partenza per l'America - e gli atti incestuosi non sono, pub– blicamente, numerosi) rappresenta– no, per chi voglia vedere, la miglio– re prova incliretta della esistenza di una e( civiltà dell'incesto )> nascosta sì tra le mura casalinghe, ma assai estesa. Ognuno dei fauori esaminati ser– ve di punto d'appoggio agli altri e l'insieme forma una realtà, che vo– lentieri vorremme inesistente, ma che a nulla serve voler nascondere. È. necessario anzi che questa ennesi– ma miseria sia aggiunta alle tante ahre che formano il quadro doloroso della Questione M<'ridionale. Essa sad una prova di pili in favore di chi non vuol limitare l'azione meri– dionalistica al solo piano economi– co-sociale, bensì, aggiungere alla ri– nascita dell'economia e della società una rinascita morale degli uomini che la compongono e che dovranno usufruire, beneficare del progresso. Solo così la rinascila sarà duratura e feconda, SoAgettiva e non oggettiva, pianificata. Rinascita dunque anche ed essen• zialmente dell"uomo, cioè dei suoi affetti nella sua riconquisl8ta 1:bertà. CLAUDIO CANTINI
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy