Volontà - anno XI - n.4 - aprile 1958

demografiche (un tasso Ji natalitia del trenla per mille circa) sono del resto là a testimoniare, sia pure indi– rc11amente, sulla forza sessuale del Sud d'Italia. Questione di razza o ques1ionc sociale? Sembra in ogni modo accerlato che, più che il cli– ma, sia la insufficiente nutrizione a ~timolare l' appetito sessuale. Ag– giungasi il quadro economico descrit- 10 da Paolo Sylos Labini (<( li Pon. 1c », gennaio 1955) cd ogni dubbio scomparirà: « I contadini hanno pc• riodi di ozio forzato in cui sono ne. 1:cssariamente portali a pensare al i-esso. I ragazzi possono ben presto aiutare i genitori e rendersi utili nei campi. Avere una prole numerosa può sign.ificare una diminuzione del– la grave fotica fisica che, disconti– nuamente, un'agricoltura primitiva esige; può significare perfino 1m van– taggio economico quando i ragazzi vengono dati a fitto con1ro un com. penso ». Fattori morali. - Come corollar· negativo alle necessità na111rali de· le popolazioni del Mezzogiorno, sia la rigida stretta morale sessuale. Fra i due sessi si eleva ancora una barriera di pregiudizi anceslrali e primitivi. Una sublimazione sessuale proveniente dall'esislenza di un ca. meratismo tra giovani dei due sessi è diHicile 1>ernon dire impossibile. La donna meridionale non è ancora la compagna dell'uomo. Così come frequenti sono le finestre sbarrate, alla araba, ugualmente si continua a considerare la chiesa paesana come il solo luogo dove sia possibile in– conlrnrei senza destare eccessivi so– spetti e con essi le ben note gelose rappresaglie. Su questo concetto del– l'onore pnò apparentemente inqua– dran;i a meraviglia, ma in realtà con gra, 1 i risultati, la predicazione puri. tana della completa astinenza sessu11- le fino al matrimonio, da !)arte di quei mornlisti che confondono, con troppa leggerezza, scienza e tcolo. gio. Fattori economici. - L'astensio– ne sessuale fmo al matrimonio è gii1 di per sé più che difficile. Diven– ta poi impossibile quando il matri– monio è ritardato, come succede an• che e specialmente nel Sud, da nu. merose cause economiche. Da parte dell'uomo sta la frequente, troppo frequente, mancanza di la,•oro e tal– ,,oltn lo spirilo palriarcale delle fa. mi1,die dei piccoli agricoltori nelle quali il padre 1irnnneggia e tiene ge– losamente i pochi o moh i denari. On parte della donna, spesso, la man– canza della dote. La socielà meridio– nale è restata, nelle sue fondamenta, una società utilitaria cd il matrimo– nio va concluso come un affare. La 1iglia diverrà nlOJ!:lie nella casa del marito, ma il padre dovrà dare un compenso, pii1 o meno grasso, per In nuova bocca da nutrire (giacchè ra. rnmente la doruia meridionale ha la pos11;ibili1àdi cooperare al bilancio familiare): questo compenso si chia– merà poeticamente dote e darà, nel. le zone pii1 chiuse, diri1to ai fidan– zati di parlarsi prima de~li sponsali. Naturalmente queslo mondo tradi– zionale ha sempre ph'1 numerose ec– cezioni, ma ciò non irnredisce che resti ancora il mondo ed il modo di com1>ortarsi della « p:enle per bene :i1, e chi conosce il Sud sa quanto sia difficile e quarlti rischi eompoTti il non conformarsi a que!!te presnn– le buone reJ:!:ole. Infine i Canori economici, la mi. seria, impediscono nn'nhra '"Ublima– zione erotica: quella di <'hi i:-i dedi- 201

RkJQdWJsaXNoZXIy