Volontà - anno XI - n.4 - aprile 1958
vive il contributo del suo pensiero, delln sun azione, della sna solidarie– tà, e pensano che la vita, R[!Che se limitata al solo ciclo terreno, ha un valore se bene impiegata e può diventare eterna se si è capaci cli la– vorare per l'avvenire. Se Gesù Cristo (vero o mitologi– co) vive nncor oggi non è perchè tfi. gli di Dio (come lu Chiesa vuol far credere) ma perchè è vissuto e morto per amore degli uomini cd il mes– saggio che ci ha lasciato ed è rimasto valido è quello dell'eterna aspirazio– ne degli uomini alla giustizia ed alla libertà, su questa terra, non nel mondo immap:inario dell'al di là. G. CALEFFI P.S. - Quest' articolo era stato scritto prima cbe io !)rendessi cono– scenza di due scritti di Giovanni Baldelli pubblicati sul « Seme A– narchico >> del mese di agosto e di dicembre. L'ho lasciato così com.e e– ra, perchè non ho voluto dargli for– ma polemica, tanto piì1 che c'è qua– si accordo completo tra G.B. e me. Trovo che egli ha fatto molto bene a far notare che la propaganda anti– clericale non deve diventare una specializzazione del!' anarchismo, chè spesso, per darsi ad essa, c'è chi trascura tutto il resto (non chiarisce i principi anarchici, non studia i problemi relativi alle nostre idee ecc,) e dimentica che altre forze ne– miche e potenti agiscono nella so– cietà di oggi. Ed è pure bene mette– re in guardia <'Ontro certe forme di an1frlericalismo f'lw non sono altro che forme di clericalismo, perchè s.i esprimono in un modo fanatico, intollerante e senza rispetto per il prnsiero altrui. Non posso però essere d'accordo là dove dice che << l'anticlericalismo vero e proprio, che esiste in una ob– biezione all'esistenza di un clero di– stinto dalla ntlissci dei fedeli e all' or– ganizzazione gerarcliica di uria Chie– sa, non si può dichiararlo un elemen– to necessario all' anarchismo senza negare al contempo la libertà del– l'organizzazione>>. Con questo principio della libertà dell'orgauizzaziouc non si potrebbe, allora, combattere lo Stato polizie– sco che, attraverso la sua perfetta organizzazione - delle eliminazio– ni, delle prigioni, delle deportazio– ni - mantiene- un ordine così per– fetto nella sua società; non si do– vrebbero combattere le istituzioni con cui gli Stati presiedono all'ordi– ne dei loro rispettivi paesi; non si dovrebbero combauere le formazio– ni autoritarie politiche, dei partiti, dei sindacati che condizionano tutti coloro che Canno capo ad essi, ecc. ecc. Non ci sarebbe allora più nien– te da dire, nè da criticare, nè da combattere. Così, quando egli afferma che il clericalismo non è incompatibile con I' nnarchismo (a meno che ... ) non ha probabilmente pensato che oggi clericale è sinonimo di intran– sigenza, di rifiuto di colloquio, di certezza assoluta in una verità, di volontà di imporre questa verità in modi diversi dalla J)Crsuasionc e dal collo<111io.E che oggi clericale è ap– punto adoperalo anche per coloro che vogliono imporre una loro ideo– logia, o dei loro dogmi, (come quel– lo per esem,pio che il proletariato è depositario di una sua verità). Se ci sono due termini antitetici 197
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