Volontà - anno XI - n.4 - aprile 1958

supreme gerarchie non arresta un'opera di amore (come fu per quella di Don Zeno). Anche se si trattasse solo di potere spirituale (il che nou è) la Chiesa, volendo escr• citare il suo imperio sulle coscienze e sul pensiero è una potenzu tiran– nica, nemica della libertà e come tale \'a combauuta così come si com– battono gli Stati pili o meno autori– tari, le istituzioni asociali, i partiti che ,•ogliono arrivare al potere per comandare sugli uomini. Ma <1ualcuno potrebbe dire: dove va a finire la libertà dell'altro, la ]i. bcrtà di chi pensa diversamente da noi? Non è rinnegata. Fiuchè, esi– steri'1 un callolico, un protestante uu ebreo, un buddista, un maomettano, ciascuno di essi avrà diritto a pro– fessare cd' a propagandare la pro– pria religione. Ma una cosa è la religione ed un'allra è la Chiesa. È bene fare questa distinzione. Si combatte con– tro la Chiesa perchè è un'istituzione potentemente gerarchica che si cre– de depositaria di una verità unica e, cou la pretesa dell'infollibilità, e di diritti diviui quella veritit essa vuol imporre agli altri e con la sua cnsla di sacerdoti essa vuol conser– vare prerogative e insegnameuLi che afferma esserle stati aHicla1i da Dio. Noi predichiamo e proff's!!iamo la libertà dell'errore, cioè la libertà di correggerci, di ricrederci, la Chiesa vuole la liberti', dall'errore, cioè vuol salvar lutti con la sua verità, anche coloro che si rifiutano di essere sal– vali da essa. Noi partiamo dal prin– ci1•io che in tutti c'è qualehccosa di umano, di vero che va rispettato; In Chiesa afferma che fuori di essa non vi è salvezza, c'è solo peccato e perdizione. Noi siamo convinli che 196 nessuna idea, anche se ritenuta uni– "ersalmente buona, può essere lecon. da se non e fatta propria attraverso la critica, la meditazione e l'espe– rienza: la Chiesa impone i suoi dog– mi, rifiuta la discussione, il collo– quio la critica e chiede solo ubbi. dienza. Ogni progresso sociale è avvenuto dallo scontro di idee, dal confronto di fedi, ideologie, credenze diverse. Se si accettano vcritù che souo state definite una volta per sempre, è il ristagnamento e la morte. Si è contro la Chiesa cosi come si è contro lo Stato (e si combatte con pili accauimcnto quello piìt totalita– litario), si è contro il clero, cosi co– me si è contro i politici di profes– sione che s(n11 I auo ideologie nelle quali molti uomini mettono le loro speranze e le loro aspirazioni, solo per potersi costruire un potere e co– m.andare su altri uomini. Dio è un'idea astratta e come tale può essere lasciato nel campo infini– to delle idee astraile o filosofiche, la religiosità è più che altro un modo profondo di intendere la vita e di o• pcrare. l\fa la Chiesa è una realtà sociale oppressiva, e tirannica, ne– mica cioè di ogni aspirazione alla libertà. Del resto ne stiamo facendo una dura esperienza in Italia dove vedia– mo alte gerarchie ecclesiastiche e preti in sottana c-d in pantaloni (come li definiva Salvemini) all'o– pera per asservirci tutti e fare del popolo italiano un immenso gregge. Il progresso non è opera delle pe– core ma degli uomini che osano pen– sare con la propria testa ed agire di conseguenza, che sono convinti che ognuno di noi agisce nella storia quando porta nella comunità in cui

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