Volontà - anno XI - n.4 - aprile 1958

uimnto dibattito risuonò la condan– na 1111'nrido 1,oliticantismo dei diri• gcnli e la necessità di un'azione de- 1erminnta da problemi reali della clnssc proletaria; <"Oniro l'autorità <lispoticn elci capi si reclamava con• (usnmente la libertà d'azione prole– tnrin c po1}0lare. Nelle proteste eao– tichc e nei vivaci risentimenti che si espressero in quel dibauito trnpcla– \'a il richiamo a concezioni di vita umnnislc che sono la spinta primor– diale di lutti i movimenti rivoluzio– nari e dalle quali la politica dei di– rigenti si era completamente etacca. la. Ma se in quel dibattilo furono pernwssi gli sfoghi e le criliche pii1 aspre purchè centrati su ,,roblemi uazionnli o minali da confuJlione teo– rica non poterono invece trovar po• sto cri1iche chiare su problemi di fondo e coloro che le avanzavano do– vcllero uscire dal partito. Queeti (uorusci1i si enuclearono in due ~ru1•pi distinli, l'uno richiamantesi alla lradizione riformista del aocia– li.smo e facente capo a « Corrispon– denza !locialisla » l'altro richiaman– tesi alla tradizione rivoluzionaria e fncente capo ad «azione comunista». E' inlere!lsante notare come fra essi non ,,i sia traccia dei profonai ran– <"ori che dividevano le due vecchie corr<"nti ma si rivl'li inv(•ce, pur nel– la (•onsapcvolezza di ciò che li divi– de, un legame di solidarielit, la sles– sa forse che lega due evasi da una prigione o da un cnmpo di concen- 1rnmen10. L'altra operaziont- chiamala - unificazione socialista - fu quella che fece pili rnmore pcrchè invC'sti– va e seombussolava tutto lo schiera– mento politico italiano. JnizinlnRi ("Onun nito politico gravido di con– seguenze, che fu la denuncia del pat. ~~/i unità d'azione che legava il troncone ph':1po1>olarC'del partito so– cialista al partito comunista, essa mi– rava a ricongitmgere i due grossi tronconi socialisli in un unico gran– de partilo che si sarebbe posto deci. samente come allcrnativa nella dire– zione politico dello Stato. In questa unificazione earcbbero affluiti tutti i piccoli ruscelletti dei socialisti auto– nomi, ma ciò che le diede grande impulso e polarizzò su di essa tutta l'attenzione fltthblic-a, era il (avore universale da cui era circondata e che andava dalle ma~.!òe1>01>olariai circoli economici dirigenti. ell'in. serimento di un forte par1ito sociali– sia alla direzione dello Stato, le mas– se popolari si all<·nclr-vnno po.:i.ibili soluzioni di grnvi problemi, bloccati dall'immobilismo clericale e dall'a• rida opposizione comunista ed an– che i settori proletari piì1 accesi ri– tenevano un grande partito sociali– sta più ospitale e favorevole alle lo– ro istanze rivoluzionttrie che non l'opportunismo dispotico ciel p.c. Ma l'unificazione soc-ialisla non era sol– tanto una diffusa aspirnzimw popo– lare; anche [ra i c-apitnlisli era pas– salo il tempo in cui In parola socia– lismo fal'eva paura. L'esperienza eu– ropea di queslo clopoguerra ha con– vinto anche {'Orli <'apitalisti italiani che i loro interessi possono essere maggiormente garantiti con un forte flRrtito socialista al governo che of. fra alla loro politica \111 largo soste– gno popolare. Tra i grandi capitali– ~ti italiani si vcdc,•a con simpatia il nascere di una nuova forza socia– lista alla quale in e-ambio di conces– i:;ioni sindacali I" sulla legislazione so– l'ialc avrebbero nf1fìda10 l'ammini– strazione dei loro inlcressi politici. Questa rappresentanza politica dei loro inleressi si !lnrcbbe saldata snl piano europeo con il socialismo

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