Volontà - anno XI - n.2-3 - febbraio-marzo 1958
beni sommi dell'uomo libero, sono in opposizione con le cospirazioni o le congiure, le quali richiedono simulazione e deificazione d'individui >,. 1.~ << Quindi una rivoluzione materiale che fosse però preceduta dalla rivoluzione delle idee ... se no è fallita », egli dice, « se dalla insurrezione sorge un governo, questo si sostituirà al caduto e combatterà la rivoluzio– ne se non risponde alle idee degli individui che lo compongono >>." Ma quale era il programma della sua rivoluzione? ~ella lettera ad un ignoto, Pisacane chiarifica il suo concetto di rivoluzione: << Chiunque io mi sia, sia, sono uno il quale desidera ardentemente che il popolo com. prenda la sua forza, e i suoi dirilli, e faccia la rivoluzione per pro'f)flo conto e non già per conto altrui, e che questa rivoluzione non sia per cambiare i ministri o riunire una camera ove parlano molto e operano poco, ma per !are sparire dalla società i ricchi oziosi ed i poveri che mancano del pane e lare che ogni citt.adino possa godere il frutto dei propri lavori senza assoggcltarsi ad altri, che nessuno più viva oziando nei ricchi palazzi oziando col sangue della povera gente che lavora >), H E,,identemente qui si ~ente il ribelle che lotta contro luLti i privilegi, uno di questi: la proprietà privata. Basta leggere a conforma di ciò i Saggi storici e politici, per rendersi conto di come il Pisacane analizzando la storia della Magna Grecia, dei Romani, e dei Comuni Italiani, Iaccia risalire alla origine del diritto di proprietà la causa della loro decadenza. Socialismo libertario Era allora il ,Pisacane un socialista? Alcuni critici, come abbiamo clc110 al principio del nostro lavoro, 1'ham10 visto tale. ln Condo nessuno può negare un pensiero socialista nel Pisacane. Egli stesso ce ne dà atto: « I miei principi politici sono abbastanza noti, .... credo che il socialismo, espresso nella formula Libertà e Asso– ciazione, sia il solo avvenire non lontano dell'Italia e forse dell'Europa )), 18 In una lettera a C. Cattaneo scrive: « Sono poi pienamente d'accordo con Ferrari che l'Italia non possa sperare salvezza che dal socialismo ... Noi siamo, nelle opinioni delle masse mollo pii1 vicini al socialismo di quello che credete » 11 • Ma di quale socialismo bisogna parlare? Carlo Marx ne conobbe il pensiero ma non lo rispettò in pieno, come vedremo. E questo è il punto focale. Cioè vedere la Conna di socialismo che Pisacane pre!erì. Anche le condizioni obiettive del suo tempo fecero del Pisacauc un socialista e gli studi eh'! eg1i fece e le personalità, con cui egli ebbe .rcla- u op. c., (.,a guerra d'llalia del 1848-49, Dalla prcfo'l:ione, pag. 218. 111 ibidem, Dnlle considerazioni. pag. 345. 17 op. c., Epistolario, Lettera ad un Ignoto, luglio o agoslo 1852. 18 Dnl Testamc11to politico di C. Pisacane, p. 1. 11 OJ). c., Epistoforio, Lettera a C. Cnuaneo Ccno,•a 22-5-1851. 139
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