Volontà - anno XI - n.2-3 - febbraio-marzo 1958
lorizzare le immense risorse della lilla terra e del suo popoloj il nuo– vo Stato accentrando in sè tutte le leve dell'economia s_!.trovò in pos- 6CSSO dell'unico mezzo per entrare pienamente nel piano della concor– rcm1:a iruperialista su cui si pose decisamente sin dall'inizio; il mar– xismo fu il pretesto teorico di que. sto risveglio, pretesto che la nuova classe dirigente scarterà gradual– mente, in misura che prcnderil co– scienza della propria natura socia– le e delle proprie esigenze. Vista in tal modo la società russa presenta il euo valore positivo: essa allarg\) iw– mcnsnmenle i confini della civiltà capitalista e rappresenta l'immissio. ne di un grande popolo, prima i– nerte, nel dinamismo di questa ci– vilti1, della sua cultura, della sua 1ecnica e del suo destino. Ln sconfitta degli imperi centrali a,·e,•n dato la .stura al più roseo ottimismo <lemocralico; si pensava che abbattuti gli Stati autocratici e militaristi le liberti't democratiche potessero espandersi e consolidarsi nel mondo senza più ostacoli. Ma i fatti s'incaricarono di smentire nel modo più rude tali previsioni poi. c-hè giù nella situazione torbida e confusa segujta alla guerra, erano manifesti i germi del nuovo assoluli– i.1no destinato a pre,•alere in Euro– pa: l'assolutismo imperialista. Qucll' effimero ottimismo potè a– ,·cr luogo infatti ignorando i termi– ni essenziali della o.uova epoca, i– gnorando che fu proprio l' cquili– hrio della società liberale che andò distnttto con Ja ~uerra e che le for– ze che tale equilibrio eran riuacite a dislniggere - le forze dell'impe. 94 rialismo capitalista - erano iu pic- 110 e cosciente sviluppo. Ed esse pas• sarono presto dall' inquietudine tur– holen1e delle teorie nazionaliste a chiare realizzazioni politiche e di 1nincipio. Queste realizzazioni eb– bero non1e fascismo e la nostra at– tenzione deve ancora rivolgersi al– l'Italia. Ricordiamo che l'Italia fu nell'anteguerra la sede dei più a– , anzati pronunciamenti sociali e che in questa sede le due opposte forze dinamiche - sindacalismo e nazio. nalismo - avevano trovato la loro sistemazione teorica e In loro con• crctezza nelle lotte politiche. Ab– biamo già visto come il nazionali– smo fosse il primo vagito della co– scienza imperialista il cui bisogno di dominio e di espansione era in ur– to con i principi ereditati dalla fase ottocentesca e rivoluzionaria del ca– pitalismo. Questo bisogno di autori– ti1e potenza trovarono il loro primo appagamento storico nel fascismo che divenne regime politico italiano ma fu nel contempo la vocazione ora segreta ed ora maniCestn di tutto il capitalismo internazionale. Tu Italia trasse origine dal malcontento poli. tico del dopoguerra, dalla situazione caotica e dalla impotenza dei par• liti tradizionali a Crouteggiarla, ma se in quelle sue origini troviamo co– nati di repubblicanesimo o di socia– lismo o di estremismo anarchico, es– si interpretarono e sfruttarono ahi). mente la ribellione contro l'ignavia dei parthi ma uon cos1ituirono la vera natura del foscismo. Esso non agì nè si sviluppò in funzione di questi conati originari che furono I' occasione del suo nascere ma in funzione di fondnmentali esigenze del nuovo capitalismo imperialista
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