Volontà - anno X - n.12 - 1 novembre 1957
l'apparato non ha niente di origina– le, ma in gradi diversi si trova nella 11toriadel movimento politico e sin– dacale. Se nei paesi occidentali c'è un minimo di democrazia ciò è do– vuto a dei fatti esterni agli nppn. ra1i, ui multipli antagonismi che a– giscono in <1uesti paesi. In Russia l'apparato non ha concorrenti, non ha freni, nè avversari e <1uindi il suo potere- è assolulo. La sua gran– d<' forza la trova nella cieca ubbi– dienza del militante comunista li quale sente di valere qualchccosa sohanto in fonzione del partito; nel– l'utilizzazione che l'apparato comu– nista fa di tutti i movimenti esisten– ti, dei loro difetti e delle loro con• traddizioni; nella mancanza di ogni vincolo ad una dottrina; nello sdop• pinmento del pensiero umano (ra le idee e la realtà dove i comunisti hanno acquistato un'abilità s1raordi- 11aria; nel carattere sempre meno professionale dell'industria che dà il sentimento di angoscia e il bisogno di sicurezza. (Egli cita parecchi esempi per iJ. lustrare <1uesta sua ultima afferma– zione. e rHerinmo uno perchè il discorso sin pili chiaro anche per i nostri lettori. A Carrara i lavorn10- ri del marmo uomini di mestiere fieri deltn loro esperienza e tradi– zione, ernno e sono ancora nella maggior parte libertari, repubblica– ni, mazzi.ninni, mentre gli operai che lavorano al coke e ai prodotti chimici nella nuova zona industria• le sono per la maggior parte docili seguaci <li Togliatti o di Nenni). Secondo il Mercicr l'apparato non è uno parte integrante della societì1 in divenire. Non è da credere che la costru.:ione di apparati - sia pu• re con scopi. democratici - possa influire sul cammino di una società della quale essi so,io i sottoprodotti. Il vero ostacolo clcll'apparato è co• stituit.o dagli uomini clie all' ebrez• ::.oideologica preferiscono la realtii e l'a::.ionc clic su. cli CS$C possono e– sercitare. Perchè In democrazia sia reale e non formale e se si vuole ar– rivare a modificare date situazioni, è necessario che vi sia l'intervento cosciente del massimo numero di persone. Non vuol dire gran che essere cit– tadini di pieno diritto dove nulla può essere modificato da interventi volontari e responsabili... la demo• cra::.iasostanziale comincia là dove il cittadino lavora, produce, con.su • ma, abita; e incitarlo a partecipare alla gestione dell'azienda dove lavo– ra, degli strumenti di produzione, dei circuiti di distribuzione, ecc. si• gnifica ricondurre il cit.tadino alla scuola dell'autentica democrazia. Ci pare in queste conclusioni di L. Mercier di rilrovare noi stessi, cioè le idee che sempre abbiamo so– stenuto su queste pagine. Dall'insieme di tutti questi inter– venti sulla discussione di questo im– portantissimo tema, ci pare che non ne siano usciti indicazioni di rime– di validi. E non solo per noi, ma per gli stessi interlocutori. Citeremo degli esempi che sono pili eloquenti di tutti i di.scorsi. Sull'ineCficacia delle norme e dei controlli statutari qualcuno ha cita– to I' esempio del P.S.0.1. che nato all'inizio del 1947 per rivendicare le ragioni del socialismo democratico contro il « fosionismo » si corazzò di uno statuto schiettamente demo– cratico; controllo permanente clella classe lavoratrice e della pubblica 711
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