Volontà - anno X - n.12 - 1 novembre 1957

di Comunitit, più che preoccu1>a~i dell'apparato cerca di porre il pro– blema in questi termini, (e ci pare che sin posto nella sua vera luce): Bisogna trovare il modo di sot– trarre gli uomini al domnio della orga11izzazio11c (e della sua logica), sia ess<iil partito, lo Stato, l'indu– stria; far funzionare l'orgcmizzazio• ne riportandola al servizio delle esi– genze umane, e non viceversa; ana– liz::are critica.mente i meccani.mii imemi e i loro eUetti sulle perso– ne... Egli osserva che il potere di decidere è 1>rerogntiva esclusiva di gnippi sempre più ristretti, si lo– calizza nelle mani delle 1< minoran– ze attive ,> ... che parlano in nome di maggioran::e passive o ritenute tali, o costrette ad essere tali. 1 rap– porti tra gli ,wmùii si sono istitu– :::.ionali::.::.uti, sono diventati rappor– ti tra le diverse organizzazioni. 1 rimedi di Silone souo importanti come misura di emergenza; sono ri– medi di buon senso ma rimangono interni al sistema, mentre bisogna orgaui:::.zare in modi diversi l'escrci• zio e lo svifo.ppo della vita pubblica. E citu un'cs1>erienza che è molto si– gnificativo e che a noi pare orien1i sullu via dn seguire:. A St. Louis, negli Stnti Uniti. per 1pezzare la burocratizzazione di un sindacato .<ti crearono dentro lo ste.t!JO !{ruppi, per lo piiì. formatisi sulla base di un criterio di scelte sponta– nee i quali rompevano la fiui:::.ia u– nità del sindacato monolitico e ri– gido (la rigidità del cadavere)... e ne /!lcevauo uria cosa viva e di tuui. (Si ritorna a quello che si è detto tante ,•olte su qucstll rivi!-ta, alle associazioni minime, spontanee che nascono attorno ad intere!!-si reali, 710 t·oncrcti e nelle quali i ra1>porti sono possibili perchè rimangono alla sta– tura umana. Il pensiero e l'azione di tutti, pur con i loro contrasti e disarmonie, costrui:iCOno l'azione so– ciale). F.F. lascia capire che i partiti (e quindi gli apparati) non siauo ne– cessari ma che bisogna uscire dagli attuali sistemi per non esserne tra– ,,olti. Teme che bisogna allendere che le contraddi:::.ioni del presente maturino e scoppino per essere in grado di ricominciare, .'iul pulito, a ricostruire. Hicostruirc sul pulito, tcncudo <·onto, però, <·omr dice A. Ro!!-mier 1 delle 110:::.ioni u1.ili che ci vengono dall'esperienze sindacai.i, socialiste e a11arclrichc del passuto se non si vuol ricadere scm1>rc negli stessi er– rori. A Rosmier ricorda le involu– zioni che subì in Bussia il soviet che all'origine do,,eva assicurare la partecipazione di tutti nll'opera ri. volu.zionnria, c1uelli della socialde– mocrazia tedesca e quelli degli anar– d1ici ed i:uutrco-sindaculisti duranlc la guerra contro Franco che, parte• cipanti ad un governo con quattro ministri. subirono anch'essi, come tutti gli altri. la t·orruzione elci po– tere. n importante <'Ontributo alla di– ~cnssion(' lo ha dato Louis àlercicr.: Egli preferisce allineare fatti e si– tuazioni c·hc illuminino il problema e po:-;;;ano aiutare a trarne qualche pratica conclusione. Anch' cgJi di. mostra che la tecnitu bolscevicn del- 1 Tempo Presente, n. 7, luglio 1951. 2 Tempo Pre&enle n. 9-10, settembre onobre 1957.

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