Volontà - anno X - n.12 - 1 novembre 1957
Il re, per l'ari. 5 dello Statuto, e– ra, con Giolitti, il responsabile del– l'impresa libica. Ma i socialisti ve– devano nel primo un re << costituzio– nale» e nel secondo il.. ... progressi– sta. Al Congresso di Reggio Emilia (luglio 1912) i << rivoluzionari >> pro. ponevano l'espulsione di: Bissola– ti, Bonomi, Cabrini e iPodrecca. Turati si dichiarò per Ja... deplora– zione. Fu facile a Mussolini trionfa– re con la proposta di espulsione. I riformisti di destra si astennero. Quelli di sinistra dettero 5633 voti ad un ordine del giorno che propo– neva la semplice deplorazione. I/ Avanti! passò ai rivoluzionari. In quel congresso si affacciò la que– stione dei rapporti tra la massone– ria e il partito socialista. Fu votato un ordine del giorno auti-massoni– co, e Lercia, designato segretario po– litico del partito abbandonò il con. gresso e si dimise da l'ufficio con.Ce– ritogli, dichiarando elle era masso– ne da trent'anni. Il Congresso deli– berò di non tenere conto di tali di– missioni! Ma quando Lerda ritirò, pili tardi, le dimissioni, la direzione ave,,a già nominato segretario poli– tico il Lazzari. I riformisti di destra fomlarono il partito socialista riformista, crean– do una nuova scissione. La Confe– derazione Generale del Lavoro, non sapendo con che partito mettersi, si dichiarò autonoma. Al Congresso di Ancona (aprile 1914) si riaffacciò la questione della massoneria. Fu de– cisa l'espulsione dei socialisti mas– soni, con un ordine del giorno pro. posto da Mussolini e da Mazzoni. I riformisti furono, una volta di pili, per le mezze misure. In occasione della settimana rossa (giugno 1914) i dissensi tra riformisti c rivoluzionari si mani!estarono vi– vamente. Mussolini, su L'Avanti ave• va approvato la cessazione dello scio– pero generale imposta della Con.fe– derazione del Lavoro. Il 19 giugno il gruppo parlamentare socialista approvava un ordine del giorno di Turati in cui si affermava: « il con– cetto fondamentale del socialismo internazionale moderno, giusto il quale le grandi trasformazioni civili e sociali e in particolare la emanci– pazione del proletariato dal servag– gio capitalisti'co, non si conseguono mercè scatti di folle disorganizzate, il cui insuccesso risuscita e riattizza le più malvagie e stupide correnti del reazionarismo interiore, perpe– tuando il circolo vizioso della steri• lità politica, in cui si avvolge e si involge da ormai un cinquantennio la vita nazionale )I, La direzione del partito, chiamata n risolvere il dissidio tra /,'Avanti! ed il gruppo par1amentare, si com• piaceva col proletariato 1< 1)er la splendida prova di solidarietà e di sacrificio col quale esso nveva ri– sposto ali' eccidio di Ancona ))' as– solveva «per insufficienza di prove» la Confederazione, il gruppo parla– mentare e L'Avanti! Il gruppo parlamentare socialista iniziava alla Camera l' ostruzioni– smo contro i provvedimenti finan– ziari. Lo scopo ufficiale era quello di far sentire al paese il peso della impresa libica, scopo vero quello di intimidire il governo che si appre– stava a perseguire giudizialmente i maggiori compromessi nel!' insurre– zione e disciplinarmente i ferrovieri che avevano partecipato allo sciope• ro generale. Per i riformisti l'ostru– zionismo serviva a far colpo sulle 701
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