Volontà - anno X - n.12 - 1 novembre 1957

!C politica come 1>ar1e ju1eg;ante del parassitismo economico. È da notare che nel sindacalismo confluivano da unn parte le minorau1.e anarchiche che con gli attentati individuali e lo oltranzismo rivoluzionario lievitava– no l'n1.ione delle masse e dall'altra le minoranze laiche e repubblicane che, Cacendo appello al popolo per reagire ai residui feudali della Chie– sa e della mouRrchiu, si ponevano nella corrente storica rivoluzionarin. Bisognerebbe nggiuugcre che uei 1>nr1itisocialisti d'Europa allignava– no forti mi11orau1,c rivoluzionarie che sostenevano l'azione estremista delle masse pur 11011 osando rompe– re In disciplina di partilo anche nei momenti di maggior tensione. Queste le forze politiche che mi– ravnno deliberatamente a rovesciare la situazione, gli uni per la guerra, gli altri per la rivoluzione. In que• ste forze dinamiche dell' economia e della politica trovavnn radice due diversi atteggiamenti morali: l'uno era la ribellione 1>role1arined umann con1ro il capilalismo, ribellione che mirava alla catnstrofo della società come uuico mc1. o per realizzare lu solillarietà e la libertà delle genti; l'altro era l'esaperazione dei. senli– mcnti nazionali che avrebbero dovu– to conciliare le classi e spronare gli uomini alle ardue imprese. Queati clue diversi attegginmcnti avevano 1>erò un comune denominatore: il volontarismo cd il senso eroico della vita che si conq>endiavano nel culto della violenza come forza motrice della Storia. Questo voloulnri!lmo e questo sen. so eroico si opponevano asprarnenlc al quieto vivere borghese e riformi– sta ed it conservatorismo fisico del– l'e@i.!lteuza subiva fiere minacce dal• 684 le opposte parti ove s1 invocava la guerra come sola igiene del mondo o si rivendicava In violenza rivoh1- ziouaria ed il bngno di sangue. All'apice della società capitalistn di quel tempo l'espansionismo eco– nomico e In volontà di potenza gri– davano sempre pii1 minacciosamen– te:-gucrra!-Alla base di quella so– cietit l'insoffereuza proletaria ed u• m1uin gridavano sem1>re pili minac– cio~amcnte: - rivoluzione! - In qucslo dualismo dinamico di forz,. opposte, che si addensavano all'oriz– zonte di quei tempi come nubi gra– vide di elettriC'itit e tempf".JJtn,potè svilupparsi la rorrcntc spirituale e di pensiero Jell' nntirnzionalismo vo. lonlaristico o ((attivistico >, espresso <la una moltepliciti, di correnti filo, sofiche che ponevano le facoltà irra– zionali dell'uomo come l'intuizione e l' attivismo e su1>rcmi connotati dello spirito. Tale irrazionalismo a11ivistico ed eroico si poneva come nut.itcsi al positivismo seieutista cd nl suo evoluzionismo o determini– smo, minato oltre che dallo svilup• 1>0 storico da11ostesso sviluppo del– le scienze positive. Il massimo ispi– ratore di questo irrazionalismo si può ravvisare in Federico Nietzche. La tragedia del solitario e geniale pensatore è CorseIn tragedin de11a ci– villà europea. P::trentcsi Lo schematismo di <1uestabreve a• nalisi non deve trarre in iugallllO. Per una realistica comprensione di quei tempi bisogna ricordare che, fra quelle categorie di atteggiamenti e di pensiero, In distruzione non era rigida ma quasi diluita in una se• ri"!di a1teggiamenti intermedi o con-

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