Volontà - anno X - n.11 - 30 settembre 1957
tenderci, col nome un pò astratto di popolo, 1radizionalmei11e facile d:1 trascinare in diveisi sensi per la 1JUO ignoranza, però sempre meno ignorante, sempre più esposto a udire le voci che riempiono lo spazio e che non sono tutte di vuota pr(?pag!'uda, Le classi dirigenti italiane, per esempio, di cui ormai Ian.no parte anche i c1undri superiori di tutti i partiti e i sindacati, te-mono in reahà Je masse organizzate nel P.C. e nel J>.S. impregnate pii1 di tradizione socialista e coopernth•istn che di marxismo; e questo timore è certnmcnte più intenso e reale di quel che possano sentire nei ris1>elti dell'egcrcito russo (che non avrebbe ncssmrn ragione d'nrrivnre in Itnlia se non per soffocare uu'auten• tica rivoluzione socialista) o di 1'oglialli che tanto ha contribuito a prolun• gare la vita della monarchia e ad assicurare il dominio della chiesa cattolica 1Jlllla peni/Jola. .:\taturalmente c1ueste classi dirigenti ~i sbagliano quando pensano che un'eventuale vittoria russa scatenerebbe in ltalia le Ior-1:epopo– lari. Ciò potrebbe ::iU<'ccdere,perchè una ,:uerra apre Je porte alle pii1 di. ,•c~e possihili1i1 1 ma sarebbe Jcuomeno pro, 1, 1 isorio e c-ireos1anziale 1 a meno cht" 11011 rispondesse ad una volontà socialisla indipendente dal P.C. e dalla Russi-!; e ccrtrnnCJ11eil governo di quest'ultimo paese cercherebbe d'evitare a qualunque prezzo che tale fenomeno si producesse, com'è dimoslrnto dalla s1oria recente dei paesi d'oltrecortina e da quella un pò pili remota delln rivoluzione spagnola, Da ambo i lati della cortina questo timore di chi ha il potere politico ed economico nelle mani, timore eh'! in certi momenti s1 può convertire in panico, ha gli stessi caratteri cd uno stesso oggetto: <1uella terza forza ch'è il po1>0l0,d'oriente e d'occidente, del settentrione e del mezzogiomo. Egli non ha coscienza di se stesso. ma s'av\'ia ad averla; non è neutrale, ma una nm lolla contro tuttj i blocchi è l 1 1111ic·a speranza rlell"umani1i, cli fronte al pericolo d'una guerra atomica. Contro di lui si <lirigcrit renlmenle da am. ho i lati di tutte le cortine, quella che W. Frank ehirimò In guerrn profon. dn, fle nrrivassc a scoppiare l'altra, .supcrficinle, fra due punti cardinali. 11tel'rcno ideale su cui i;i muove <1uestaterza forza, th'i: l'umani1(1 in– tera in un momento del suo eterno processo di liberazione, è quello del la– voro creatore, della solidnrict(1 intesa in un serbo am1>iamcntc socialista. dellu libertì1. Simboli di questa terza forza poss:0110C'-!,crc i Consigli di fab– brica 1111ghcrc.,i o le grida degli studen1i di Barcellona c·onlro Franco, per la libert:1 1 per PUngheria rivoluzionaria. Son credo che ci sia bisogno cli lrasforrnare c1uestc parole, « terza Ior• za » o u terza posizione» in una uuova bandiera eomc- s'è tentato di fare <1uae lì, io tutto il mondo, giacchè l'espressione ,5j 1,rcsta ud interpretazio. ui :unbiguc . .Basterebbe, secondo mc, togliere il carattere di « slogau >1 ("olgarmcnte prorusso il primo e pronorcltuneri,·nno l'ahro) 11lleparole so– cialismo e libertà, la cui congiunzione, nel lol'O veto e 1·icupcrnto ecnso, è gii1,di per ,;e@lessa,nei fotti, la terza forza. 627
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