Volontà - anno X - n.11 - 30 settembre 1957

re sempliccmenlç...uno di questi blocchi. li problema mi sembra abbastam:3 eerio; pcrchè non tutto è negativo in questo proce.:.so. In ogni modo, si tratta d'un complicato giuoco d'azione e reazione attraverso il quale sta nascendo una ancora indeterminata forma d'orga– nizzazione, cd è quindi un giuoco essenzialmente politico, anche quando i mezzi usati sinno economici o cnhurali. E, malgrado le differenze fra i di– versi paesi, non son fenomeni che si possano studiare dentro detenuiuate frontiere. Nella loro maggioranza essi hanno un carattere intemaziouale che li fa spesso confondere con le manifestazioni del vecchio «imperialismo>). Nell'Ainerit:a del Sud, per esempio, è corrente mettere sullo stesso piano ((colonialista>> i tentativi di grandi imprese private come la Standard Oil per affermare nel Sud del continente la loro potenza economica, e orga– nizzazioni operai come la Orit, che costituisce Si un'estensione, armata di dollari, della gigantesca AFL-CIO, (con tutte le rnraueristiche degene• rative del sindacalismo nordamericano senza democr:,zia interna, organo piuttosto di collaborazione del mondo capilalista che di lotta, « blocco» potente uclla socjetà degli Stati Uniti, che ten.Jc a mettere a profitto la sua forza - che viene dalla prosperitù economica di quel paese iu questo momento - per diventare internazionale o. per lo meno, panamericano), ma i cui interessi uon coincidouo finora nè con quelli del governo norda• mericano, uè cou <1uelli delle grandi imprese. Tali organizzazioni sono piuttosto strumenti della volontà di. potere dell'oligarchia che li domina e costituiscono per orn un Cenomeno essenzialmente diverso da quello dei sindacali governa1i,,i nei paesi totalitari e delle loro appendici negli altri paesi. IV f n questo mondo in fermentazione, poLcnzialmentc pretotali.tario, ci si può fermare a considerare, come un problema a parte, il processo che stanno seguendo i partiti. La nuova realtà nella struttura dei grandi partiti. ha già dato origine alla nuova parola corrispondente: l'(<apparato». L'ap– parato è lo scheletro dell'organizzazione di parlito, l'insieme dei suoi bu. rocrat.ici, che a volte coincide, alla cima, con l'insieme dei dirigenti poli– tjci visibili e a volte in cambio domina questi ulti1ni con la potenza ano• nima che gli dà iJ coutrollo di tutti gli ingranaggi grancli e piccoli ciel pOr– Lito in lutti i momenti della vita quotidiana. Stalin, che indubbiamente in questo è slato uu precursore, utilizzando però strumenti che già Lenin aveva fabbricati, coslrui nel 1923-24. l'(<np• parato» e, nltra_vcrso quc.sto, s'impadronì del pal'tilo bolscevico. Tutti han ricono3ciuto in Italia. nei risultati ambigui del congresso .:li Venezia del P.S.I. in febbraio di quest'anno una villoria <lcll'appara10. Vittoria dell'apparato, che voleva tonservare i privilegi inerenti all'esercizio del potere all'interno <l'un partito che, a sua volta, esercilava il potere poli. tico da posizioni di governo, è stato l'appoggio che ha da10 il P. Socialista Francese alla politica algerina cd orientale di Molle1, per il fatto che Mollet 624

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