Volontà - anno X - n.11 - 30 settembre 1957

malgrado la fame che regna ancorn nel moudo, è VP.ramente, in fondo, una crisi d'abbondanza. Lavorare in questo senso si può fin da adesso, anche sapendo che, presto o tardi secondo j paesi, nel corso di questo processo bisognerà attraversare una fase rivoluzionaria. Per non averlo saputo s'è persa l'esperieuza delle diverse Molinelle italiane nel 1921. Quanto più avanzato sarà allora tale processo, quanto pili costruttivo il lavoro di crea– zione, lauto meno sanguinoi,o ed' autoritario il rovescinmento. Ma, per non continuare ad invadere il campo delle soluzioni, in questi appunti che vorrebbero limitarsi a porre problemi, dirò che il fatto che la preoccL1pazionc « distributiva » stia prendendo il sopravvento su que)h1 « produttiva » ci obbliga a studiare da un punlo rli vista inedito le possi– bilitù del rooperativismo e, sopratutto a paragonare, dal nostro punto di Ti~ta, la cooperativa di consumo con quella di produzione. ]J] N cl panorama che si trasforma rapidamente sotto i nostri occhi, già così diverso da quello tradizionale che pure vive ancora nel nostro voca– bolario e nella no'stra forma mentale, vale la pena mettere in rilievo l'importanza politico-economica di molti organismi privati che possono non essere imprese capitaliste, ma nello stesso senso di queste ultime e si trovano in processo di statizzazione o almeno di perdita d'indipendenza, se non sempre di (ronle allo Stato, per lo meno di fronte ai 1>nrtiti. Negli stati lotalitari questo processo è giunto a ihoccare nella statizzazione asw– luta, diretta o auuata per mezzo del partito unico che s'idcntHìca con lo stato. 't interessante a questo rispetto il racconto d' un calciatore unghe-– resc, pubblicato quest'anno da un giornale dell'Uruguay, che documenta l'uso dello ~port, attraverso le orgauizzazioni sportive controllate dal <e partito». Naturalmente, in un 1>aese a regime demoburocratico come l'Uruguay. le cose vanno diversamente, ma anche qui si sente la gravita– zione cli « blocchi » tradizionalmente autonomi ,•erso i partili, che evi– dentemente prepara la loro trasformazione in strumenti poJitici. In genere, e come ipotesi provvisoria, si può dire che, nei paesi non ancora totslitarizzati, si presenta, come prefazione o magari come alter– nativa non socialista al totalitarismo statale~ una moltepJicità di blocchi politico-economici in lotta aperta o latente fra loro, che non si possono ridurre al dualismo: S1ato-trus1, o alla triade tradizionale, governo - im– prese capitalis1e - lavoratori, ma che sono enti oorporat.i,•i assai piì1 vari, legati a potenli interessi; trust sì, ma anche partiti 1 sindacati e (ederazioni sindacali, come negli S1a1i Uniti (che giungono 'l sovvenzionare un'indu– stri11deficilaria per evitare la disoccupazione nclb propria categoria o si fanno azionis1i di imprese con supernvi1), coopernlive •e federazioni di cooperative come. in Svezia, cOOJ>erative chiuse, di categoria, od enti au– tonomi para~latali. come nell'Uraguay, etc. Tutti qnes1i blocchi possono arrivare ad essere ingrnnnggi dello Stato o lo Stato può arrivare ad esse- 623

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