Volontà - anno X - n.10 - 30 luglio 1957
Già nel 1912, proprio sulla soglia della guena t'he ha scatenato cin. quantanni di diabolico umano in proporzioni mai nè vfate nè pensate, Micbels chiudeva la sua analisi dei partiti politici con una pagina in coi contrapponeva all'eterno della degenerazione oligarchica l'ahrettanto eter• no risorgere dei gruppi di oppositori che ripropongono e fan valere le ragioni della libertà. 3 Così. è sempre stato, così sempre sarà, egli diceva. Anche stavolta il moto della libertà già sta riprendendo - è eviden– te anche per chi non voglia credere, come io credo, che l' immane suc. cessione di errori condurrà alfine ad un tempo di competizioni umane senza piì1 comundi-ubbidienze. Basta guardare i mostri politici maggiori. Non è ovvio, ad es., che le scosse profonde cui si dà in Russia il nome di Krusciov ed in nord-America il nome del giudice Warren sono sostenute ed imposte dall'irresistibile spinta delle volontà di libertà che rinasce nei popoli soggetti a quei clan di politici professionali di preti professionali di organizzatori professionali dell'altrui lavoro? Non c'è da disperare. A condizione s'intende di non dar tregua, pd– ma di tutto ciascuno in sè stesso, al nemico. A condizione che si trovi, ciascuno insieme coi suoi amici, i modi per cui il proprio vivere quotidia– no generi spinte verso la libertà rinata di domani. Risulta con ciò ben chiaro il centro dell'inchiesta che Silone avvia, chiamando a Jjscutere sulla -Beslia Maggiore contro cui si de\'e combattere. Cioè la domanda di sempre: che fare? (Una parentesi mi par necessaria per chiarezza. Per taluni tra gli anarchici la tentazione è grande di dire, davanti alla degenerazione dei partiti in apparati: vedete? noi l'abbiamo sempre detto che sarebbe finita così. Ma un simile discorso non ha alcun valore, È troppo facile per l'amico socialista l'amico comunista l'amico cattolico la ritorsione. Ci dicono, con _ragione: belli i vostri discorsi, ma i (aui dove sono? dov'è in atto <1ualche saggio della associazione-pura che predicate alla Godwin? non sono i vostri gruppi le vostre federazioni o inesistenli di fatto oppure anch'esse involute come tolto nel nostro mondo d'oggi? Non è la verità delle idee che ci può inorgoglire. Essa deve invece farci pensare ancor più la nostra relativa incapacità a tradurre il pensare 3 a •.. Le corr.enti democratiche che si constatano nella storia somigliano ad onde che si swseguono. Tutte si frangono contro lo stesso scoglio. Ed in ogni istante se ne ge– nerano delle nuove. E' uno spettacolo che nello steuo tempo coMola e raurisia. Quando hanno raggl°untoun certo grado di sviluppo e di potenza le democrazie co– minciano a tralformarsi, a poco a poco, adottando lo spirito e SfH!SSO anche le forme dell'aristocrazia che avevano prima così aspramente combattute. Ma contro la democra– :ia traditrice si levano senza soste dei nuovi acc1isa~ri, i qwdi a lor volta dopo un'era di combattimenti gloriosi e di potere senza onori finiscono per mescolarsi alla veuhia dasse dominante, ~endo il posto a nuovi oppositori che a lor volta li attaccano in nome della democra:ia. Un g,.oco crudele, che probabilmente non. avrà mai fine». da: R. M1cHELS, ùs partis politiques, Parigi, 1919, pag, 309. 551
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