Volontà - anno X - n.10 - 30 luglio 1957

com di sedersi nel banco, preferisce sdraiarsi nella polvere sotto la la– vagna. 1 iente può convincerlo. La sua risposta di sempre è: - Deu bardet! - che può corrispondere, grosso modo, al noslro « ... e che fn? >>, carico di ironia. Ma credevo di averla spuntala; finalmente aveva preso posto nel primo banco. Dopo un poco però mi voltai e lo vidi coricato ventre a terra sotto la pedana; mi guardava con irriverente malizia e diceva: - Faccio il bandito! Il padre è sotto giudizio di secondo grado con l'imputazione di omi– cidio premeditato. È stato assolto dalla Corte d"assise per insufficienza di prove ma ora, dopo l'appello suo e del Pubblico ministero, si rifà il proce~– so. Tutti in paese lo ritengono innocente. Giovanni è un ribelle, ubbidire è per lui un disonore, mi dà del tu e non teme nessuna minaccia. Gli ho detto che se non accetta le regole non lo forò pili entrare a scuola . .Mi ha risposto: - t forse tua la scuola? Tu sei di Nuoro, .se hai \;Oglia di comandare vattene al tuo paese! Chiamo la mamma sperando di riceverne un cousiglio e un aiuto. Fi. nisce che parliamo soltanto delle loro disgrazie e della loro miseria. Gio– vanni è vivace; suo padre ha avuto il torto di tenerselo troppo vicino, gli amici del padre sono amici suoi, lo portano per le bettole; lo {anno bere e gli insegnano filastrocche e canzoni non sempre castiga1is~ime, lo tratta– no da adulto ed egli nei suoi sei anni si è convinto di essere superiore ai marmocchi che a scuola fanno del loro meglio per rendersi graditi a questa cc rlonuetta » vem1ta da Nuoro. Forse la sua spavalderia è anche una reazio– ne alla sfortunata situazione familiare. Sono sette figli ~ un altro è in viaggio. La mamma mi rnccouta che un giorno, do1>0aver rapidamente consu– mato la razione che lei gli aveva dato, Giovanni le domandava dell'altro formaggio. Ne aveva comprato trecento lire proprio quel mnttino e doveva bastare per molto tempo. Rispose: - Figliolino, il formaggio lo hanno i Chiolu, non noi. (I Chiolu sono la famiglia pili facoltosa del paese). - Mamma, i Chiolu urnugiano del loro, ma io ho fame del uos1ro! Voglio allinearli e magari farli marciare un 1>ò.Pen;;o che general– mente i bambini godono di essere paragonati ai soldati e per incoraggiarli ad ubbidire dico Ja prima banalitit che mi viene in mente: - Su, bt·avi, come soldatini! J\fa subito mi rendo conto che i bambini di Orgosolo non poEsono avere idea di che cosa siano i soldati; penso ai carabinieri, gli unici mili– tari che conoscano e mi correggo: - ... come carabinieri! Giovanni mi guarda con disprezzo cd esclama: - Allora prendo il mitra e sparo tutte le donnette, te per prima! Ho dei bellissimi "essi colorati e disegni alla lavagna. Dico i nomi degli oggetti rappresent~li, li faccio ripetere, ne dico i colori, invento pic- 604

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