Volontà - anno X - n.10 - 30 luglio 1957
smo legislativo e si mette il sindacato in condizioni di neu1rali1à Ira i par– titi politici, che gli sono estranei tut– ti, non esclusi quelli che si dicono socialisti. 11 proletariato deve sapere che tanto avrà qunnto saprà conqui– Slare e che non può e non deve chic. dere nulln n chicchesia se non alla sua volonti, ed alla sua unione » ..... Ancora e per riassumere: « Il sin– dacalismo rivoluzionario anLipoliti– cantf:, deceutratore, autonomista, li– berlario, non burocratico, combat– tivo, non idolatra dei mezzi finan– zinri, formn nel presente un'organiz. znzioue riccn dì iniziativa, vigile, au– dace, con un forte sentimento di classe, fiduciosa delle proprie fone, semm illusioni parlamentaristiche; e J)el futuro prepara l'avvento di una società in cui non vi siano nuovi pa– droni in sostituzione degli attuali; ma una uguaglianza, una libertà che 11011 siano soltanto parole vuote di significato; ma realtà concrete»•. A sottolineare ancor pii, <1uelliche erano i principii informativi della nuova organizzazione, nel 1913, l"U– nione Simlncnle lanciava ai lavorato• ri cli tuttn Italin un manifesto nel quale si dicevà: « È una vecchia gloriosa bandicrn quella che risolleviamo. Essa copre l'opera paziente <lella preparazione e si spiega nelle audacie sante nlln ri- · volta, il suo drappo si tinge col san- • IV Congresso Nazionale, Roma, 10-11 e 12 marzo 1922, programma, Helazioni e s1a1u10,con le modifiche propos1e. Mila– no, Ed. • Guerra di ClaHe », 1922, pp. 52, rii. pag, 1-2-3-4. (coo1inoa) gue dei martiri e non si sbiadirà nci languidi colori della pace sociale. Vessillo di speranza e di battaglia. All'ombra sua si raccolgono solo i Corli cui non impaurisce il sacrificio, i combattenti che sanuo nf{rontnre la lottn con gioia. È l'insegna. delfo. J• Internazionale, <Juella che risolle1Jiamo, compagni! Quanti sentono la vergogna dello a\tvcnimc.n10 presente, quanti nutro. no ancora fede nei destini del pro– letariato, vengano cou noi, in que– s10 esercito di liberi che vuol muo– vere verso le rosse aurore della Rivo– luzione Sociale. Viva )'organizzazione operaia! Vi. va l'Unione Sindacale Italinua! ». L'Unione Sindacale Italiana as– sunse presto grande importanza, so– pratutto in alcuni centri agricoli riu– scendo ad ingaggiare lotte veramen– te colossali e pili d'una volta - prima della guerra del 1914 - a realizzare ecioperi generali in tulla ltnlia paralizzanti il paese per di. versi giorni. Nel corso del 1913 vennero soste– nuti nuovi scioperi agricoli nel Fer– rarese e nelle 1Pnglie 1 lo .sciopero ge– nerale dei metallurgici e dei gasisti n Milano. A Carrara, in seguito alla serrata delle Cave eia parte degli in– duslrinli, i lavoratori del marmo 1:1i trovarono impegnali in una dura e luuga loua, dalla quale uscirono vi11oriosi. Nel frattempo vennero create nuove Sezioni a Sestri Poncn• te, a Bari, a Ccrignoln, Rovigo, Man. tova, Cremona, ccc. Verso la fine del l913 ha luogo il secondo Congresso dell'U.S.I. Uco FEoni 599
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