Volontà - anno X - n.10 - 30 luglio 1957
del pubblico durante le fiera elettorale a restimunian.w della necessità di -una crociata contro il laicismo in. Italia. Il Comitato del ,P.S.I. ha anch'esso recentemente concluso i suoi lavori, delegando alla Direziorre del Partito l'incarico di ,wminare una Commis• sione clw prepari il programma elcuorale per le prossime elezioni. Tutti i politici, anche i più comervatori e reazionari si preparano alla srande campagna in difesa della Democrazia .. Ogni partito se ne procla– mer<ì il paladino vero e leale. A tutta qu.esta gente che ha voglia di battersi, noi vorremmo in– dicare una delle umte battaglie che meriterebbe una mobilitazione gene– rale di tutte le forze e di tuui i mezzi di cui l'ltalio, dispone. Vorremmo che leggesse e meditasse i recenti dati dell'Istituto di Statistica relativi alle corulizioni della scuola in Italia e si chiedesse se è possibile parlare di de– mocrazia in un paese che conta J 3 milioni 1.raanalfabeti e semial/abeti, e contci altri milioni di uomini e donne che hanno un livello d'istruzione bossissimo. Tuui sanno di mentire affemw~do che il popolo è libero perchè può scegliersi i suoi rappresentanti per amministrare o gover,wre la cosa pubblica. Non c'è libertà di scelta dove e'è ignoranza. Mc, tutti fir1go110 di igriorare questa verÌ((Ì lapalissiana. I politici, fra tauri discorsi sulla democrazia, sulla libertà, sulla civiltà, dimenticano di meuersi al lauoro proprio là dove <JCLei ·valori si di.fendono veramente. De– bellare l'mial/abetismo, togliere i 13 milioni di italiani analfabeti cercando di immetterli nella vita sociale, significherebbe sit.11arciun poco più in alto nella scala cl.ci popoli civili. Non è un ma-le che sia irrimediabile. Le sue cause sono noi.e: insufficienze di au.le (ne mancano 70.000 ci-Oèquasi il 42 per ceni-o del /"bisogno scolastico), inadempimento dell'obbigo sco– lastico dovcao il più del.le volte alla povertà. Così ogni amio 700.000 r(I• gllzzi si perdono per strada, cioè non arrivano alla fine del corso elemen- 1are, vanno ad mimetllare la 1fittaschiera degli analfabeti, e la pia.ga del– l'analfabetismo incancrenisce sempre più. Dopo dieci anni di lotta contro l'analfabetismo, la percentuale degli anal/abet.i rimane sempre troppo alta, percliè il male non è mai stato attltccato alle sue radici. Più scuole e me– no chiese, meno edifici pubblici lussuosi, meno damrro per lo sport, per i treni di lusso, per le autostrade del sole, meno milioni ai pculroni del va1>0re.Ecco uno dei tanti rimedi. I rappresentanti del popolo sono in condizioni di conoscere me,;lio di noi, citwdini comuni, come viene speso e sprecato il danaro pubblico, potrebbero anche esigere che esso venga im– piegato nel modo migliore e più redditizio per il popolo. Una bella cro– ciata contro l'analfabetismo anzichè la solitci campagna eler.torale, dimo– strerebbe che gli uomini politici amano vcramenle il popolo. Ma un tal problema, gmve e semplice e non imp0ssibile da risol– vere, non interessa i nostri uomini politici abimat.i a cimentarsi in ben al– tre imprese. Le stati.11.iche,con tritte le loro cifre, sono troppo noiose, 11011 permettono gios1re oratorie e i giochi di prestigio. I problemi a cui si ri– feriscono, ricltiedo110 generalmente /aui e non parole, amore per il popolo, 547
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