Volontà - anno X - n.10 - 30 luglio 1957
Che cosa ave,•a da guadagnare un ragazzo italiano di venti o venticin– que anni <1uando, verso il '28 o il '30 o il '35 o il '40 @i affiliava al partito comunista? Qualche anno di galera. C'ernno esempi, a decine. Una vita ~he il minimo che si possa dire non era fotta di comodità, di agi e di soddis:fazioni. Perchè 1o faceva? Perchè aveva in men le, come te, come me, un mondo nuovo: più bello, evidentemente, più giusto, evidentemente, piii libero. Si, dico: più libero. Non si va allo sbaraglio in nome di una classe se non per liberare la classe. L'obiezione vera è un'altra: arruolandosi nell'egercito (partito) il vo– lontario comunista vende l'anima alPeserrJtc- stesso. Si aliena. Si awiulta. Rinuncia a pensare. Questa è l'obiezione pii1 grossa. Rinuncia a comprendere e a criticare, Rinuncia a vedere. Obbedisce. Dice sì quando gli domandano di dire sì. Era un moto.rivoluzionario <1uello sprigionatosi ucllo scorso ottobre a Budapest o era il putsch dei vecchi e nuovi fascisti? Risponde: era un putsch, era un putsch. Ha fotto be.ne Ka<lar n far intervenire i carri armati sovietici? Ha fotto bene, ha fotto be.ne . E l'Unione Sovietica ha avuto ra– gione di accogliere l'invito e d'intervenire, di sparare e uccidere? Ha avuto ragione, ha avuto ragione. L'Unione Sovietica ha sempre rag.ione. çu~ti sono gli ciemcnti negativi ~ paurosi; gli ele01enti dinouzi ai <1uali mclti esitano (un Camus!) e condannano senza possibiHt:i d'.ippello. Per coslort"I i comunisLi (intellclluali o no) sono dei lebbroai inlorcabili (riprendo, te ne sei accorta, l'espressione siloniann) clefinitivantcntc per– duti alla causa della libertÌl, A tiuesto punto però, chi riReua un momento, affiorano altri clementi. Ci sono stati, durante l'ultima guerra, nelle file della Resistenza ita– liana e cl'altrove, diecine, centinaia, migliaia di comunisti che han dato, volontnrituncntc, la vila: caduti in comba11irucnto, fucilali, impiccati, che hanno dato la vita con una consapevolezza, una fierezza, mia dignità esem– plari, che h:inno accettato il sacrificio supremo con unu scre11i1:,socratica. Ho evitato fin adesso di scrivere parole grosse quasi per tema di veder s1n:mtare, dietro le parole, le corna della retorica; ciui però I' aggetti, 1 0 in– caillra perfottamente_: una groudezza eroica. 1 0n scrivo molti nomi, due soltanto: Gabriel cPéri, che tu forse hai conosciuto, redattore capo <le l'Hmua11ité, a Parigi; e l'o1>eraio - ma in- 1ellettunle, se l'intellettuale non è soltanto colui che ha fotto l'università - l'operaio tipografo Giambone, uno del Martinetto, a Torino. Ginmbone aveva 1 iO anni. Pochissime ore prima di andare davanti al plotone di esecuzione( già condannato, scriveva alla sua « cara odorata Lui.setto»: 562
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