Volontà - anno X - n.10 - 30 luglio 1957

avrà più potere di imporre a tutti i comportamenti definiti ottimi dalle sue fantasie intellettuali. Non avanzo quindi più nesswi:\ proposta di rimedi. Ln rilom1a dei partiti è una faccenda per chi aderisce ni partiti: io ne sono quindi da me stesso escluso, nè ho ragioni di predicare agli nmid che vi son dentro ciò che possono o debbono fa:-c. 11 che non toglie che io pensi sarebbero efficaci le riforme proposte da Silonc' e le analoghe da me accennate.• Non sono affatto pannicelli-caldi, come li ha definiti G. Ber– neri. Se in ipotesi gruppi di socialisti Cacessero proprie tali proposte e riu– scissero a realizzare riforme del genere nel loro partito (cioè in sostanza ri– portare davvero i funzionari a compiti esecutivi, e i capi a compili di guida), quante cose comincerebbero n mutare in meglio in tulta la società. l\fa l'i. polesi e priva di fondamento. Chi sta entro i parliti si tro,,a chiuso in un circolo vizioso: non potranno mai far nulla nel senso di idee come quelle accennate se prima molte cose non avranno già cominciato a mutare in meglio. li problema che ci confronta non è però soli) quello della riforma dei partiti. Cli apparati so,a. dappertutto, bisog11a combatterli dappertutto. Nè è pensabile che io cd altri spezzi In sua vita in settori isolati I' uno dall'altro, con l'uno oçcnpandosi di politica con l'altro di lavoro ccc. l'.: tutta la stessa lotta. In essa c'è da fare per il dirigente co1.ne l'c~ecutore, per Jo scrittore come per l'ingegnere l'inse1!f1ante l'operaio il medico la donna di casa, tutti sono immersi nello stesso tango, han tutti modi di bat– tersi a modo loro giorno per giorno con1ro gli appara1i con cui sono in di– retto contatto. Veramente ciascuno di noi ha nelle sue giornale lante pos• sibilità di (are, sol che non clorma o non si lasci ipnotizzare a credere che un dato dettaglio del quadro è tulio il c1uadro. Davvero m'appare, valida per me e per tutti ciascuno a modo suo, una comune possibilità che dà a ciascuno vin via le sedi migliori, i compagni migliori, ed anche in fondo i mezzi migliori a loro correlativi. Mantenere teso il mio vivere quotidiano da una volontà di rinascila di rapporti-Ira-per. sone in gruppi non-pennanenti, molteplici, per scopi limitati ma netti, ed accomunali nel Condo da un carattere unico, non si immettano nelle gare per il potere di comandar (nè con il potere politico, nè con la ricchezza, nè con la sapienza, mai), nè accettino come mezzo d'operazione l'ubbidienza di alcuni ad nhri. Cou ciò, ne son certo, fnrò del bene, il bene che posso. La rinascita di piccoli gruppi, 10n dh·c.nure « masse», collcttivina1c nel profondo, in cui ciascuno 1eme di restare 1010 con 1e s1c1so o con pochi, 1cnza più quasi nuMa ai altivo. Ciò che v'è ancora di a11ivo si pone e si sviluppa contro gli orientamcn1i dc.ll' organinazionc, non già 1c.co111)0 i pi:ini dichiarali. Cioè l'efficienza complc11,11i,•a risuha nulla. Cioè, ri1uhn10 che va moho pensnto, alla n1iparc.n1e efficicn1.a mauimn deU'ope– nre orgaoina10 consideralo su un piano meccanico corrisponde l'efficienza minima di quello stes10 operare considerato 1ul piano umano. 5 in Tempo p~$ente, n. S, maggio 1957, p3g. 363-368. • in J/olontà, n. 8, maagio 1957, pag, 430-31. 557

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