Volontà - anno X - n.9 - 30 giugno 1957
SCUOLA CONFESSIONALE<'> LE INVADE 'ZE del clero e le pr('s:;ioni della Chiesa nella scuo– la non debbono, in quanto tali. stn• pire nessuno, perchè sono dettate da una finalità di apostolato religioso. cui nè il clero uè la ChieM hanno mai s1>outaneamenle inteso 1>orre delle restrizioni e <lei limiti. Potrem– mo, ad esempio, clisappr~varc l'at– to con cui, l'nnuo scorso, in una scuolu elementare di Oria, in prn– vincia di Brinclisi, un sacerdote, in– scguante di religione, sc-quctitrò e stra11pò ad un alunno un Vnngelo di S. 1att<."o.e un fascicolo cvangcli– stico della « Vita di Cristo » 1 ma non potremmo affermare che quel sacerdote cattolico abbia derogato ai principi e agli inseguamenti della sua Chiesa. la quale rivendica a si• fu piena libertà e.li azione per il trionfo della fode. Possiamo e doh• binmo deplorare invece che- il mat·· stro della classe, presente al follo per dO\ere del suo uJficio, sin stato consenziente e non sia intencnuto invece a impedirlo, o, nou potrndo materialmente impedirlo, non oh• bia richiamato l'autoritil dello Sia• • Qucslo !crino, che riJ)roduciamo da « Critica Sociale», n. 4, l\lil:1110, 20-2-1957, por1:u,1 il 1i1olo Libertà e rc/igio11e 111'1/u $C1wltt itlllitma. 1 ,·edi lti vO<:i' dellu 5cuola dcmocrat ·<'o del 1° aprile 1956. 490 to all'esercizio del suo potere di giu– risdizione. Il sacerdote di Oria ha agito in no• mc della libertà della C11icf;a; il mae– ~tro a, rebbe dovuto ngirC' in nome della libertà tlell'alunno a lui affì. dato. Dove cercare il criterio della libertà? Se lo ccrcas-simo sul piauo della teologia cattoliC'a troveremmo <'he per libertà si intende lib('rti1 dal pc<'• cato: il sacerdote avrebbe clunqur posseduto e sel,'Uilo il criterio della libertà nell'atto in cui sc-<1uestra,·3 r- strappava il fascicolo cvan;?r-li<·o dalle mani dell"alunno, perchè iu tal modo in1endeva avviare nn'nuima a sal\tazione. Se abbandoniamo il pia. no della teologia cattolica e passia– mo sul piano tlelle libertà civili. ~:m– ci1e dalla Costituzione della Ucpub– blica italinnn. troviamo c·hc tutti i tiuadini hanno dit·itto di 1,rofe~sare liberamente la 1>ropria fede reli~io– sa e di farne propaganda, o cli non ilVCre e nou profeo:.sare nlcuna fede religiosa, essendo tulli uguali davan• ti alla leg::i:esenza diFtinzione di re– ligione ed a,·cndo tutti diritto di ma– uifest:ire liberamente il proprio pen– siero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. Su questo piuno, che i• quello su cui si svolge la vitn civile e· opera. no tanto le chiese quaulo p;li indi– ,,idui, il cri1erio <lclla tib(."rt:, è dato
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