Volontà - anno X - n.8 - 30 maggio 1957
dissipazioni della piau.ificaziouc cen– tralizzata, e voglion quindi w1a J)ia– ni6cazìoue locale - ma a condizio– ne che essa a sua volta si lasci in certo senso pianific1.1rcda Mosca. Per ciò non riusciranno a costrui– re nulla di vitale. E' una o,•via pre– visione che vorrebbe essere illustra– ta con un discorso a sè, in cui ve– nissero tenuti presenti i diversi ten– tativi jugoslavi e polacchi pct· una Jlianificazione meno dissipatrice. Ma vale intanto la pena di rile– vare che la de-slalinizzazimie e la de-di1xrr1.im.entali-zzazione sono tre– me,ule confessioni cli incapacità del regime bolsceuico. I bolscevichi comandano sui popo– li rus:si ormai da 1nolt..id'eceuni, ed 1t1 questo lungo tentpo hanno potuto disporre a loro esclusivo giudizio clella vita di tutti, han potuto co– stringere tutti ad adattarsi entro i loro piani. La loro pianifièazione politica cd economica non ha avuto alcun fre– no. Distmtta In rete dei soviet.s lo– cali autonomi, il loro potere s'è ve– nuto organizZando unicamente se• concio Je loro stesse volontà, cui non han posto limiti nè la soffocata cri. tica popolare nè l'inesistente oppo– sizione poliLica nè, infine, il deter– minarsi di sof(crcnze immani e mor– ti per milioni di persone, su tutto imperando con l'inganno e la vi'l• lenza l'azione dello Stato da essi creato come espressione del loro _predominio. Ed hanno anche potu– to, notevole da ricordare, giovarsi dell'esperienza altrui (dei tedeschi, degli americani, anche degli italia– ni) nei piia svariati campi della pro– duzione. Tuttavia, il risultato fina– le è negativo, son ora loro stessi aJ .ammetterlo. .li difetto, s'intende, non è delle idee - semmai della mummifica– zione delle idee in « ideologie >l, E' in nome di ideologie ad hoc che gente del tipo di Stalin-Molotov– Krusciov (e si può dire anche Le– nin-Trotzki) ha cominciato a coman• dare, ha continuato a <.omaudare, sorda ad ognl voce umana. Ed è in nome di tali stesse ideologie, ridot• te a poco pila di fantocci, che oggi si constata il fallimento dell'azione politica ed economica di decenni, e si pretende cli avviare nuove strade, sol perchè si spera con ciò di ritar• da-re la liquidazione deITa gang dei comandanti. Ma nessuno ha il coraggio di am– menere che gli atti di oggi son la condanna degli ntti di ieri. Nessuno ha il coraggio di mostrare che le i. cleologie di ieri e di oggi son puro vento, fantasie intellett_uali costl'lli• le cd usalé deliberatamente per na• sconclei-e i volti da predone di chi già all'origine, cominciando col liqui– dare Cronstadt e l'anarchia contadi. na d'Ucraina, aveva jf solo proposi• lo cli restar solo a comandare. La storia insegna, si dice. Nel ca– so della storia russa, l'esperiem:a or• mai compiuta dice che i bolscevichi non sono riusciti a nessuna costru– zione veramente migliore-def;capi– talisrno. Han tirato avanti, han fat– to sorgere fabbriche e scuole e ca– se e strade, s'intende: ma ad un prezzo enormemente piia caro (prez– zo di dolore di fatica di rinuncic per i lor sudditi) di quello che la stessa opera avrebbe richiesto senza la im– posizione delle strade-uniche del lo– ro fanatismo. Oggi anch'essi Io ri– conoscono, confessando pubblica– mente le atrocità e le stupidità d'o• vute al genio-politico di Stalin (e so• ci), oggi alfine confessate anche nel 433
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