Volontà - anno X - n.7 - 1 aprile 1957

malato presso purecchi specialisti (per es. tm radiologo, un cardiologo, un bioa,wlista, ecc.) per il maggior interesse della corpora:ione, cioè per il profitto diret.to del dot.tore cl,e fornisce i clienti al quale gli specialUti danno una percentuale per ogni cliente ricevuto. E' evidente che al mar– gine dei grandi pri11ci1,i che vengono sem,,re ,,rocl<mwti e che al di là del– l'indigmizio,w morale o ciel (< giuramento <flpponare ,l, inrere.~~i molto ,,recisi sono in gioco. I sindacati operai, i cui rapprese11lCl11ti partecipmw allct gestimte delfo cosse della Sicurezza Sociale, sono partigi<mi della de1ermitw:io11e di ta– riffe per le cure mediche, ma essi co11siclera,w quest<i misura solo come ima tappa verso l'orga11izz(lzio11edi un,, medici,w sociale adatt<iai bisogni modem.i. dell" salute e delfigiene. Infatti. la medicina individuale, corri– .,po11devaad un certo /.ivello delle conoscenze scient.i/ichc e rimane ancoro valida per un cert.o ,wmero di. riwlati, mli è certo che gli esami completi necessitano di spccUdisti., di laboratori, di apparecchi costosi e non possono essere praticati che nei centri orgcmiz::at.i e dotati di wui gli apparecchi che servono allo scopo. Così. le ricerche, la 111.cdicitwdi officina, il con– trollo delle malatti-e, esigono un lavoro di équipe con ripartizioni di com– piti. Qualcuno Ira anche, in diven,i t'Ot1grcs.~i gener(l/i, po.~to il problema centrale: sembr(l. impossibile che la Sicurez::ll Soeiale, servi::.io pubblico e concepito com.e tale, .~ìaorgani::znt.o sulfo ba.~edei due .~cuori privati: me– dici e farmacisti. C'è infatti un problema che int.ercssc1la libercrli:zcr::ione dei prodotti farmacerttici. In Francia, il farmacista non /u, praticamente nessun ruolo. nè nella sua bottega nè nel suo laboratorio. <rldi fuori di quello di trarre il massimo di benefici dal suo diploma. Gli ultimi lavori di preparazione sono eseguiti dagli aiutanti; ,wi di– ciamo gli ultimi perchè, infatti, l'immens4 nwggiorc1t1::.a dei prodoui sono venduti sotto formu di specialitcì e sono fabbricati dn qw,lche grande im– presa indust.riale. Il malat.o ri.ceve, dunque, 1111a rit:etw cfol .ww medico curante, la portll c,l farmacista, pagll le, nota i11 ,;C1mbiodei prodotti e si presentc, poi lilla Sicure:::a Sociale per essere rimborsato secondo il tassn che varia secondo i prodoui. Ne viene mw pcrdit<1di tempo e di denaro. Un metodo migliore, d,e .~i.~ta lentamente sccn;c111do w1 cttmmi110, sarebbe di creare delle farmacie delfo Sicure::.:a Sociale tlo11el'assicurato cmnbie– rebbe la stu, ricettt1 coutro le meclicine, gn1111itamet1te.Questo sistema evi– terebbe fro<li, burocrazia e deficit poicl,è il margine di utile dei farmaci– .~,;.~t1rebbericuperato con la Sicure::.::aSociale. L'ampiezza della campagna condotta contro il proge110 Cozier la,,cia /Jre11<>dere qualche difficoltà. perchè la legge sin udottata. Un grosso sforzo di propagonda e d'informa.:ione dalla parte dei sùufocati sarebbe necessa– rio per vincere l'ost.acolo degli interessi ,lei medici. Inoltre bi.,ognerebbe che questo sforzo mirasse a delle riforme di strutture, e specialmente al– l'llbolizione del fnmoso Ordine dei Medici, organismo arcc,ico. i,1-gombr,mte e <mtidemocratico, eredità 'delle leggi di Vichy. S. P,UtANE 403

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