Volontà - anno X - n.7 - 1 aprile 1957
blici poterj di proibire lo sciopero ,,er un p1!ri0<lndi 90 gion1i ove ...l'in– tere~e nazional~» lo esiga ... Re11ta a 11pie,gare perchè il Comitato :!>Ciopero, il quale aveva respinto le proposte d'arbitrato ai primi di genuaio, abbia finito per accettarlo verSO la fine dello stesso mese. Le concessioni fatte erano tutt'altro che soddisfacenti, e, d'altra parte, u Francoforte, alla sede centrale della Fe– derazione mcudlurgit.:a (un grcwde pal:ur.m (·hc ricorda quello dcll'asso- 1·it1zioue padronale) 1·i hanno as.sfr·uratu 1·hc '" 1·nsse sinclac·uli eremo in to11dizio11edi resistere indefini1amente. La spie_ga7,ione pili valida sembra essere <1uesta: la Federazione aveva ouennto dalle autori1;, governative e dai grandi partiti assicurazioni 1>ii1 o meno formali che le <1ues1ioni controverse sarebbero state risolte _favore– volmente dalla legge federale allo studio da parecchi mesi. [n questi condizioni, i dirigenti federali ~penarono che l'accord'!l pro– posto dalla commissione arbitrale - con le !-Ue concessioni non trascura– bili - sarebbe apparsa ai lavora1ori ijC non un trionfo, almeno una vitto• ria. ~fa la direzione federale si (· sba~liata. Lù s1esso comitato sciopero uveva mal giudicato gli umori degli .!wioperanti. Nessuno u memoria di uomo ave,•a mai ,•isto i lavoratori tedeschi ripudiare a quel modo un ac- 1·ordo raggiunto e raccomandato rlelle loro orgauizza7,ioni. Le buone tradizioni dileguano! Diciamo sen7,"altro che l'argomento secondo cui « i Javora1ori 11011 avevano !a benchè minima inteuzione di tornare al lavoro perchè pagali senza la,·orare 1,, non (.-Orrisponde 111vero, e meno ancora alla mentalilit ed alle consuetudini dei la,oratori tedeschi. fn linea generale. i lavoralori di quelle parli sono mollo coscienziosi. at– taccati al loro lavoro, piuttosto <'Sitanii ad intert·omperlo qualora non siano in gioco poste di grande imporlanza. L.idea <li vivere a s1>esedel sindac-alo 11011 li avrebbe nemmeno r,i;fiorati !-(" non ave;c~ero ritenulo che ciò fosse as– ~olutamente necessario. Se 76 per cento degli scioperanti hann•J votato conlro l'accordo, ciò si deve innanzitutto ad una grande disilhu;ione. Secondo loro, 111vittoria doveva essere proporzionata alla v11s1itì1 della lotta. In secondo luogo. è evirlente , per la 1>rima ,,olta da quando lo t""iopero era incominria10, che i dirigenti sindacali non nvev1mo <·hiaramente spiegalo di <·he •·osa si-trai. tava, non avevano detto rhiaro e tondo che per ottenere un maggiore su"• ces;co era neressario <·onlar"" sullr i,i;111nze· parlam('ntRri. H1l favor"" del go• verno e dei partiti. La direzione sindacale lrn act·ettalo il verdello degli scioperanti. i quali hanno dato un bell'e.:enq,io di combattività. A Kiel, a Flensburg, i permanenti del sindacato metallurgico del lane/ hanno ricevuto, t10l)j) la tonclusione dell'accordo, un'nrcoglienzn piu11ns10 fredda da parie degli !i:Cioperanti. Sottoliniamo che la democrazia opc-rain iii maniff'sta in un modo energico presso i metallurgici 1edesehi. Lo sciopero dura ormai da piì1 di tre mesi " c·omportlt senza dubbio 401
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