Volontà - anno X - n.7 - 1 aprile 1957

~l'lw,ione f' rii ~oppreeslonc 1·hc, per qu.mto lus.i11ghi1•n• llCr l'intelligen– za. ne ofTe11d1·u11111via il i;euso di ve• rità. Per Cr0t·<· 11011 c'è altro che.lo• rr- e 1rnebra. e ~olo la luce è vern. ~ell11 mia 1111•11tc, trn la luce di dò di 1·11isono completamente co• sciente e la tenebra di ciò che mi è completamente sconosciuto v' 1-. tutta una zona di penombra. pnpola– lissima ed agitata, che non posso co– noscere perfettamente. nrn d1e non posso cl"alira parte negare, pcrchè di lì so i'h 'emergono molti dei miei pit, chiari pensieri cd altri ,,i ~i con. fondono non reperibili pili. E" lltte– '1.la la zonn del 11-ubcos('ientr e del 1>recoscien1e. V'è pure, per usure· di un'cspres~ione di Paul Valéry, una poesia 11ll0 stato bruto senza la qua– le non ci potrebbe e~~ere l'allra, In 1•oesia t·hiara, inconfondibile t' pot;. ta. E ci i.or senlinlf'llti. ci sono rmo– ;doni, c-i son lin1or, cd istinti. l:opi. 11ionc del Croce, Sf' ben l'intt~ndo, ù <·hc 111110 ciò è mero m:.alrrinlt~, non, a dir vero, inesistc·nte. mu irrea– le; che lo spirito rn· ,'- ,·omplf'IU· mente diitinto, che lo spirito agi– ~f•c su cli ('!I-SO e non ne .~offrr niio– ne; <'hr lo spirito, e lo spirito ~ola. mente, è ,·osa atti\'a. Tanto la JIO· ria ,·orne l'arte, il reale per e<·cellen– za e per essenza, ."-Ono int·urnazioni ,!elio spirito: « In principio erat Verbum. <'l Verbum caro rartum ,.;;1)). Ma un esani<' attento di C'iò che .!>UC:ccde nella menti·. 1·01~serva..,,ione del comporlnrsi de~li anirnali 1·epu– tati inforiori all"uomo, lo sludio del– la mentttlitK infonlile e primitiva e tutto l'aff,unno della scienza II chia– rire i legami {ra le diverse fonnc di urganizza:1:ione della materia fono• menica. tulio suggerisce. o rende al– meno assai plau,ilJile, J" opinione conlrnria. e r·ioè che l11 carne pre– cede lo s1~iri10, il pemiero la p11rola. l'emozione il pensiero, I' istinto e l'emozione. Logicamente questa po– ilÌzionc .sembra intenibile, ma è unn posizione', si noti, che nega nlln lo. ~i<·tt tìnalitìi di verdetto. Logicamen• 1e, Lullavia, e!-Sa è tenibile se ai ..:011- 1·etli di s1>irito e materia si ,.ostitui– :olCOno quelli di potenziale e di attua– le. Si d,iami poi spirito quel 1< quid )I che effettua il 1>assa)Zgiodul 1>olcnzialc all"attuale; non c·c nulht che ,·i po~u garantire che ei tràtti di un prinripio inclipendcnte dai due 1• t·he 11011 sin esso stesso inerente al polenziale e cioè tutt'uno t..-oll'emo- . zione. ('oll'istinto e colla carne. V'è tulta una µ:rnclazione fra l'incosciente e il <·osei,•111c-, fra "iò rhe è meno e piì1 vita. meno e 1>il1 intellige1ua. l.tt filosofia di Cro,·e sembra a me l'hc- ,;;i 0<·1..·11pi solo di prodot1i finali ,. perfetti e <li quel processo per cni le ,·osc ae-suinono finalità e perfozio– nc. Non pn nulla la ~ua filosofiu ri– veste qu,•st<l medesimo aspetto di finalità " ,li perfezione. Libero chi voglia d'rw1•(•tlarla e Ili rifiutare lui– lo ('iò eh<' l:1 mente non capisce nrn di cui 11011può fare a meno tutta,,iu d'avvertire la presenza; libero ,·hi ,•o~lin di d1iudNsi in un sistema i·on ,·erte mod11liti1 fi,-sc di csperienz11 1· ,I' clahornzion<' della medesima. C)uunto a mc ho sentito alitart" un .:offio di veritì1 in altri sistemi filo– ~ofici che ucgnno quello del Cron·. 1· cli<'o con Shakespeare, interprctttn. do il sentimento vago mn inf"~orciz. :,,uhile dell'uomo dellu strada: « Ci .,on 1>ii'1 cose in cielo e in terni clw 11011 siano w·nsatc nelle vosln::: filo– sofie». G10VANNJ llALDELLI 397

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