Volontà - anno X - n.7 - 1 aprile 1957
polar di donne la propria fantaaia senza a"er 1>iù da dipendere dalla prcl!Ct1za t': dal buon ,•olere di una donna in l"arne viva. In ambo i casi !li può parlan~ (e si è parlato) di J)C('Calo originale. Peccato o no, nel senso di rollura di un ordine natura– le o divino. si 1ra11a di trionfi che per la maggior parte dei mortali uon •on du ripctt~rsi iudefinitamenle nè da godersi con i.mmnrcescibile gusto f'd in perfett:1 immunitìt. Ci si ubria. ea di spirito eome di vino. e dopo una dose lroppo forte se ue riuvic– nc mogi ed intontiti. Non c'è nulla ,·hc lauto scuola la coscienza come l"oM·urarsi di unn visione ed il crollo impro,•viso di uu edifizio di pensie– ro quando le circostanze ci pongono iu situazioni critiche dominate dul1a Iattici1à delle cose e dal violent.o clamare dell'istinto. Morire per la ,,a1ria, cosi i;i dice. è .iipiritualmeutc dolce e decoroso; la bocca s"arroton– cla estMiata nell'affermarlÒ in un "crso o in un di3corso; ma non (' più <·osi bello e de-C'orosoquando fi. :-:.chianole pali,· o cndono le bombe. Gli ideali~ti si bu1tano spesso nella llOlitica. ma ben di rado vi 1iman– ~0110. Se vi rimanµ:ono. addio idea– li o. per lo meno. arrivederci. La politira difalli. (•ioi• la i,loria «. iu fieri" non ass-omiglia alla storia gi;'1 fatta, a quella di ,·11i s'occupa lo sto– rico per rar sfoggio di belle Crasi e di spiegazioni brilla111i. Gli uomini ehc si piantano al f.:en1ro della poli. lira o vi s-i 1rovano senza volerlo. ha1mo allre gane da pelare- che non quella che lo storico s'0<·<·u1>eràpoi rl'imbalsamare. Solo quando vnn lo– ro bene gli affari o quando, presi alle strette, sanno d'e.ssere beuc in vi•ta. 11;j 1)rf'0(·eupano i pmres~ioni, ~ti della politica d1 quello che dinn. no gli storit'i fu1uri. Per loro I~ !IO• ria degli storici non è che una for– ma csa~lta1a di puhblicità. ed i_, nha, mente islrutti,·o rhe siano dello s1es– i;o l)arcre r111cgli uomini spirituali ,·he eoneepi-cono l"elcrno in termini 1rawende111i e non (•ro<·iani... Il mio regno non (' di questo mondo n. di~– SP Gesù Cri11.10. e bcnchè quc!lla ar. fc·rrnazionc ~ia staln [atta nel lcmpo. 1•::1>rime u11·a111ite!li rra lo spiri1mdr e- il tem1,orolc a <'ui molte :mimi' ~i fono is1,ira1c. La storia. per una ,·oi;cicuza religiosa. è vaoj1à. Ci sono ccrle ,,arole e roucrlli magiei che dominano 1>erakun 1r111. 1 ,o l'atmo~forn cullurale di 1m:1 (·i– villi'.i, quali negli ultimi do<- o lr<' "'~coli. e sm·<·eesivamentc. la ,mtura. la vita, la storia. 1; incanto di t1uegt'ulli1111 si ~1a rom,,endo. Per essere .·rociani <w1·orre c~cre fondament:tlmcnle ot• timisti. Pur,· arnmcltendo la J>OF· .i,;ibilit:' 1 ,!ella 11 ritornan1c barharic"' vichiana. bl~ogrrn che il 1•rO(•if1nO ."llJJl>ÌU guardarf' al!" av,<'nÌr(• •·Omf• 11 un tempo in cui vi siano degli ~!orici ca1rnci di distiu~•uer<' linee nette e diSCé!,lli ,,recisi nel f!ro"ij!;lio degli avvenimenti che oggi o--n1rann <- -.:ronccrlano la noslra intellit!cnzu. Ma la seconda guerra mondiale ,. In preparazione di una terza con !r im– mense 1>0ssibili1ì1 di distruzione df'I• l'energia 111wlearc, hanno ~cllallo nei 1·uori un !Cnso di catastrofo. di fnllimento non M>lo di questa o di riu<'lla ,·iviti1. ma di tutto il gcnNI' uinano. drlln :l'loria tutta <p1auta. \'011 i· 1>iii tan10 facile r esaltar"i al fa110 di essere uomini e di pari<'· c:ipttrc alla vita dello spirito. L 1 uo. 1110 " lo spirito vadano pure in ma- 39,;
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