Volontà - anno X - n.7 - 1 aprile 1957

!loici!'-1110 J"acceuto e sull"iudi,·iduo, ~ul MIO de.,tino personale e iul pote• re della sun ,·olonlà. La filo!ofi1t <-ro– <'iana invece lullo ~ubordina alla !IO• rin, tlivi11i1i, impersonale o muhiper• ,onnlC', ed o~ui 1ra~idti1 ne i· e-du– .,n, ct'l'CtlO per essere i-orpassntn (o so~1i1ui1a) dn 1111 ntto d"inlui~iunc 1·lw purifica e ricrea. "i noti, d'altronde. che anche lo ~ioid!-1110 non è filosofia soddi .. fnccn• te chl· per ,,ochi indi,•idui eceezio• nali. I.a maggior parte degli uomini. ru 110111110 a 1•roposito dello •loici~mo da due menti tanto lontane poli1ica– lll('ntc come quelle di Snnla)n•.tn e di Ch1,rl<'~-\u~u~le Bon1emp ... non ◄•• di– .:-po~tn Rffutto a rinudurc nl faiwiuo rd all"arclorc degli istinti e 11011 811 rlH' fare di una ragione o di 111m \'C· riti, nlln tp1ale si debba sacrificare il ronforto " la passione delle relazio– ni 11111am• pil, inlime e t..-omuni. La lilo~o!ìa stoica rappresenta ncll 1 occi– de111c il llCrfotlo rifugio ruionalc con1ro In mnlizia degli uomini e l"i– nc~orabile imperio delle lcJ!:gi natu– rali. La filosofia crociana. ('d in par• 1i,·olan• In su11 esaltazione dcll'cBpe– rirnza es1cLica, cos1itui J-imilmcnte 1111 11m111irnbilc rifugio, durnntc il vc111t'11nio foscista, n tante mc111i, Jtiovani o provate, a cui l'ci,pcricn• 1:a r>0li1iu e sociale ru l'nulame111e nel'ala. Di ,,nesto a Crof'c bisogna cescrt' grati. Ma le condizioni attua– li permettono questa CSJ>Cricnza e chi ha rame d"intelletto la l)UÒ sa– ziar<' in mille l'ampi di\'cni. J H•m. pi sono ,·ambiali; la classe di t-tudio– !li (' d'nmanisti, prcvalentemen1c borghese, 1•cr cui Cro,·e scrisse i ~uoi libri, hn o~gi nhre preoccu1,azioni e a11.!!ai velorcmente si sta corrompen– do (· disinH•~rnnclo. Se lo ~loicismo impregna pur OJ,:,cd corrcnli rii peo– ,iero importan1i. la @telladel crocia– ne!imo impallidi!!('f' a "i,ta d"occhio. " un modo di ,viclt,nrc <1ucsto ('OD• trasto e il dirr rht• 11w111r1· lo !!toici– ,mo :,i ba ..a ,u dali cS-i:,tcuzinli per• mancnti. il noc·i1111(':-i111t1. che si ba– :-a sulla ~tori.1. ;. ,·011d11111111to ad es• ,t•r11c inghiotlilo e digerito 1·omc lo fo l'hegclianc,iimo tl11 cui deriva. Con una frase ora cht" a t"erti ero• dani suoncri, hc~ttmmia o•o dire che 1wr Crot"e la .!-loriA;. un·emo,.ione. \on è che egli abbia mancato di dare della .:-loria un roiwctlo limpido " d,iaro. ma la •loria 1>i 11prigioua dalle sue pagirw t·omr il fialo (•nido rii una divi11iti1 protei1•11 1 {'d è quc• :.111 presenza dH' nffa.:-cinn ed incanta 11ellc sue pt1~inc come' nelle paginr dello Scboptnhnurr quella immensa e verligiuautc d"I Brahma degli in– diani. La storiu fu In gran pa-i-ion<' di Croce o. diciamo meglio. la sto• riografia, la storia scrit1a 1 studiata. cd inunaginativumente rivissuta e ri– creata. La storia (_,spirito e lo .:'pi• rito è storia: (_,que,tn J"cquuzionc d1iavc del sii,tcuut crociano, e nei li– miti di questo ~islcmn e• SC'l'ondo la logica per cui ~i 11rtic-oln, i· equazio– ne ricc:a e luminosn. Puori del siste– ma, tuttavi.1~ apJJlicnta i•ioè ari espe– rienze e concetti c..·t1<' non s 1 in€'orpo– rano al ~ii,tcnrn. {'e"'n ,,are basata sul– l"cc1uivoco e ,u u11°i11Rt.:l'Cltabile prc– ~unzionc. 1,ieghiamo<.·i c·on un esempio. Giovanna d'Areo !li mette alla lesta delle schiere fn1111·<•1,i, lilwrn Orléaus 1· finisce sul ro~o. Alcuni f'Ontempo– rnnei ne oarr11t10 le viN·nde e dopo alruni secoJi VCIIJ.!0110 un llemard Shaw N.I un Anhouil ,·he ne rico• 393

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