Volontà - anno X - n.7 - 1 aprile 1957
l'estero ... ma tutte le strade mi (u. rono chiuse. Io continu3i ad avvici– nare Enrichetta: ma fra noi non vi ern che una corrispondenza muta, io l'adoravo come l'adoro, con la devo– zione (con cui) si può adorare una divinità, io temevo di offenderla FO• lamcnte cou uu !,'l.Htrdo, al suo CO• spello tutte le mie !acoltZ1erano so– pite, avrei solamente desiderato la grnzin di potermi inginocchiare ai suoi piedi e contemplarla ... 1'inal– meu1c Euriclictta mi ha detto « je t'aime » il 1 giugno 1845. Da queua epoca abbiamo sostenuta la lot1a la più eroica che si possa immagina– re .... La mia nobile, la mia generosa Enrichettn fu da me rispeltata come un nume. Non religione, non tema ci, spingevano a <1uesto eroismo, ma solamente (la considerazione esse• re) ... infame la donna che appartie– ne a due uomini nell'epoca istcssa .... .Ma questo staio era troppo violento, non poteva durare: le nostre !orze erano all'estremo .... I nostri carntte– ri sono tali da non potersi piegare ad una tresca comune: allora io de– cisi di allontanarmi .... Ma al mo– mento"'di separarci i nostri cuori vn. cillnrono. lo snrci partjto deciso a cercnrc tutti i mezzi onde incontrare Jn morte - se il dolore dell'nllonta• no.mento non mi avesse ::opintoal sui– cidio - Enrichetta. ne sarebbe morta al certo; allora, decidemmo di par• tire insieme ». Enrichetta si era compromessa a– gli occhi del marito e del mondo recandosi ogni giorno ad assistere lo nmico ferito o, come sembra, fu il marito l'autore o il mandante deJln aggressione? Certo è che il urnrito, pur sollecitando il ritorno della mo– glie, non volle presentar quercia contro i fuggitivi. Pisacane rinunciò ad una carriera che si prospettava brillante ed af– frontò coraggiosamente la prospetti– va di una vita diHìcilc. « Noi non abbiamo veduto il no– stro avvenire colore di rosa, anzi lo nbhiamo figurato con i colori i più tristi ». Un mese, uua settimana, e anche un giorno solo di unione felice sono prospettive così belle <.be una vita di stenti o il suicidio non fanno paura. « Chi può temere di piit la mi&e– ria, un milionario, o noi, con le no– stre pistole, con i nostri cuori, con In nostra decisione? ». Dicci anni dopo, Pisncnne odorava Enrichetta, E come nella lettera ai suoi bollava a fooco coloro che, do– po aver « venduto » una giovane i• gnara e incioiperta a un marito qua– lunque condannandola così a bandire dalla sua vita l'amore, erano i primi a condaJ.Warla perchò il cuore si era aperto e si riscaldava ad una profon– da affezione, così nel Ill Saggio sul– la Rivoluzione scriveva: « Tutte le leggi sono sc·aturite dal. le dipendenze che la violenza e l'i– gnoranza stabilì Crn gli uomini; cd in tal guisa H mntrimonio risultò dai ratti, che i pili forti fecero delle più belle, per usurpare il godimento. 1..,a natura, per contro, sottopone l'unio– ne dei due sessi alla sola legge del– l"amore, e se un'altra regola, qua– lunque siasi, interviene, l' unione cambiasi in contratto, in prostituzio– ne. La meretrice che senza amore ven.de il suo corpo, In donna che senza amore sottoscrive ad un con– tratto matrimoniale, si prostituisco– no ugualmente. La prima vi è co– stretta dal bisogno, perchè vendesi per breve tempo, l'ahrn è più sprc- 383
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