Volontà - anno X - n.7 - 1 aprile 1957

guerra, in una sima:ione caotica, nella urgenza di ricostruire un paese di– strut.lo molt.o più moralment.e che uon materialm.e11t.c, e di costruire ex-uovo una società democrat.ica scn:a alcuna tradi:ione ,,recedente (se non., /orso, quella dei dieci anni precedenti la prima guerra mondicde), non fa mera– vi.glia.che i11dodici mmi non si sia avuta che <1uesta forva di democra:ia protetta dai preti, specie souo la pressante minaccia, durata clivcrsi anni,' della i,1staura:.ione cli una società «comunista» (o coloniale tipo Un~he– ria, Cecoslouacchia, Polonia) che sarebbe seguiur a ww guerra tra Occi– dente e U.R.S.S. corrsideraui eia molti fatale, o da altri addirittura sperata. Del resto, si pe,rsi alla società francese sorta dal crollo del ,e.condo Im– pero, vittoriosa per un solo voto parlamentare, c trw1cimaasi per L'ent'anni fra gli scogli e le insidie di clericali e monarchici. Eppure, a parte i varii difetti ciel regime, r1onsi può dire che la società fmncesc non sfo democra– tica, almeno nella acce:ionc borghese. È inutile ciwrc la solita lnghilt.crra e i soliti Stati Scandinavi. La democn,:ia è regime di. clclcga:.ione volon– taria di poteri, e dipende dalla maturiuì cli coscicn:a ,/egli elettori la mi– glior scelta dei clclegati. Finora non. si è trovlltO alcun regime migliore, an– che se questo presenta molti di/cui, tanto piiì. gravi quanto più depressa è la coscienza pubblicll: e la depressione si manifesta particolarmente nel mitismo. , Lei dice: « non si capisce percliè tutli i problemi socillli tecnici cd eco• nomici debbano essere visti e risolti in fun:ione della f'Olitica ». Non è tra clmsisti, mi pare, che si possa aua,i.:arc una simile obie:ione. Lo politica 11icncsvolta appunto in fun:ione di tali problemi, altrimenti non ha ragione di essere. I piccoli gruppi cli stimolo lwnno certo una loro funzione prc• :iosa, e ne sono tant.o co11i•intoche, no,w.~tantc le mia or11wi vecchia co,t• vin::ionc sociali.sta, uppartcngo a Uni.uì Popolare. ,Ma oggi chi /et. /ct, pu{i,. tira sono i grandi complessi, e i gruppi cli stimolo hanno funzione solo in <Jllltntomettano, per cosi. dire, sul mercato politico determinate opinioni pcrchè vengano raccolte e portate avanti dalle grandi correnti. Unità di clai;.sc nell'unità sindacnle: Dò come a$sioma che l'unilii po– liticn di classe è un mito; l'unità siudncale è una. ncces.~ità. Lei mi fn $Ccm.– tonare nelle tristi consiclcra:ioni sul siru:lacali.smoitalicmo . Credo che non occorra spendere parole .mllc .mc sorti c sulle cause che le hamw dctcr,ni– nale. Le masse sono state considerate in questi am1i, da tutti i sindacalisti, masse di manovra politicu, e la corru:ione lw fat.to il resto. Ma il postu• lato resta, e anche in qucsla sede occorre fure le stesse considera:.ioni che si fanno per la situazione politica. Il sindacato non deve far propria la po• litica dei partiti, ma deue avere una sua propria ,,olitica che può coinci– clcre o me,w con quella dei partiti. Lei ri.corda giusum,cntc le prime leghe. Non vorrei passare per un. lnudntor tcmporis acti, ma vorrei ricordare o mia volta che nei suoi tempi migliori la Confederazione ge,wmlc del /auoro, pur avendo un patto d'intesa col partito socialista, svolgeua rma propria poli– tica indipendente, no,t necessariamente legata al partito. Ora la pluralità dei partiti clic si richimnano al socialismo impone la completa. autonomia 361

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