Volontà - anno X - n.7 - 1 aprile 1957
capir('. io chr sono negaw cd av,,ersn nlla politica, 1 segreti, le ns1uzic cd il tatticismo dei grandi uomini politici. La prego di voler, ugualmente, grndire i wiei più cordiali saluti. GIOVANNA BERNERI e ARA BERNERf, la Sua lellera mi meue in imbara:=o, an:;ituuo perchè Ella ritiene cl,e il mio pensiero poliiico abbia ram <Junlsiasiimportan::.a - superiore, cioè, alla importan:a che può cwcre il pensiero di un. quulsiasn uomo libero; e poi perchè nella Sua lettera Ella afferma, nel r.hicdere, molte cose sulle quali concordo perfettamente. In ogni modo, seguendo lt, Sua traccia, eccole in sintesi il mio pen– siero non peregrino. Anarchici: Sì, bra.ue e oneste persone, ,m po' troppo malate di m.orali– smo. Chi pttrla! dirà Lei. Eh, lo so, cm.ch' io ne lro la mia dose, e infatti la mia attività pnlitica è sttrla, dal punto di vista del successo pcno,wlc, utf. vero disastro. DPl che però non mi d-0lgo molto, se penso che sono in com– pagnia di uomini come Porri, Calamandrci, Silone ed altri molto « mag– giori» di mc. Se posso esprimere wz. giudizio più completo, dirci cl1Pgli anarchici., partendo da una diagnosi totalmente pcssimisti.ctt su. l'atttwl.c ..,o. cicrà e su. quc/lt,. che snni socialisw, (e quindi da w,. giudizio negutivo sul. l'uomo) preconi:;:ano una società che dovrebbe necestrnriamentc e.uere ba– sata sull'uomo perfetto, Da ciò il loro utopismo ... più utopistico di quello dei socialisti. Si avvicina molto a quello dei cristiani (dico cris1ia11i,non cattolici che sono altra cosa). Partiti politici: Esatto: il professionismo politico, reso inevitabile dal cosiddetto partito di mas.,a, turba lo svolgimento democratico all'interno clei partiti, i quali riflettono all' estemo fo loro scarso coscienza democra– tica. No,1,si è ancora troi;ato il modo, insomma, di remlere illnocui o meno danrwsi gli apparati. Per questo non giungerci alla conclusione clic biso• gna sopprimere partiti e parlamento. In cambio di clic cosa? In fondo, ogni partito riassume una corrente di pensiero, wia « opùiione » su, come am– ministrare la società; ed è bene che l'una in/reni l'altra, che vi sio « concor– renza», i,z. modo che sia eluso lo strapotere di una sola corrente, specie in un momento in cui i miti. hanno troppa importanza rispetto alle idee. Ed è ovvio che ciascuna corrente di opinio,te cere/ii di .,ourarre alle altre una porzione di potere. Quanto (Il potere dittatoriale di alcuni uomini nei par• titi iudia11i (in mtti, compresi e specialmente quelli che più i,uistente– mente si richiamano alla democra:;ia), mi pare che sia più questione dì costume che cli sistema. Improvvisala una classe dirigente subito dopo la 360
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