Volontà - anno X - n.6 - 1 febbraio 1957

21 gennaio. Da otto giorni dura il boicottaggio dei tram. Il numero degli arrestati è elevato, più elevato di quello che lasciano intcnd'ere i comunicati del governatore. Il movimento si è esteso a nuovi strati della popolazione. Nelle di– verse imprese, è stato doto l'ordine di non detrarre dal solario le ore per• dute in seguito ai ritardi. La Compagnia mette a disposizione dei tram• vieri d'elfo vetture per condurli fino al deposito, ma essi rifiutano di ser. virsene. Viceversa i dirigenti dell'impre&a incaricati di riparare i tram e gli autobus, prendono con ostentazione i filobus, mentre posseggono au. tomobili. Pressioni di vario genere sono eserc'Uate sui salariati per indurli a servirsi dei mezzi di trasporto. Gli impiegati di servizi pubblici che posseggono una tessera di circolazione, sono stati avvisati che verrà loro tolta se non !'utilizzano. I funzionari sono invitati a restituire i biglieui gratuiti dovutamente timbrnti. Si organizza una piccola guerra: gli uni · cercano di dare l'illusione d'un certo traffico; gli altri di rendere inutile qualsiasi circolazione. I tram, sempre più rari, non hanno piì1 il rimor• chio cd i « viaggiatori » sono composti di po.liziotti in civile, di guardie in tmiforme ed armate, d'impiegati in sopranuumcro, di qualche signo– rina, sempre le stesse e presto riconosciute. Di notte, le vetture sono scortate da poliziotti in motocicletta, armati di mitragliatrice. CoRRESPONSAL Quesle nolizie che vengono clìrellamenle dalJ'iuterno della Sp:1gn11sono state con• fermate da quelle pubblicale d:1 Ultla la gr:tnde s1ampa italiana. Nessun dubbio, duo• que, che 11git11zionimoho imporlanli e molto estese (ne sono avvcnule anche a Siviglia ed o Madrid) turbano l11quiete delle forze dell'ordine e della polizia al servizio del ditta1ore spagnolo. i\I:i ques1e agilnzioni t":hc sono app:arentcn,enle mo1ivatc dall'au. mento delle tariffe 1r11nviarie, banno ceru1men1e un significato più profondo. Altrimenti non si spiegherebbe perchè gli stessi s1uden1i dell'Università di Barcellona, alla fine di ottobre ed al principio di 110,·embre, organizznssero delle grandi m1111iles111zioni en- 1Usiaste di simpatia e di solidarietà verso il popolo ungherese, lanciando slogans che avevrmo 1111 chiaro riferimenlo alla loro situazione (4 Per la libertà d'orgattiz::a::jcme » « Jliva la Catalogna» « Abbasso tutte le dittature »). Non si spiegherebbe perchè 1n popolazione aderisca quasi unanime a manifosl:azioni e sr.ioperi che sono unti sfida al governo (dato che sono proibi1i dalla legge), II disagio economico degli spagnoli si ac• compagna certamen1e con la sofferenza della oppres;;ione franl'hisla. Ques10 è il signi– ficato degli scioperi del maggio 1951 a Barcellona, di quello degli studenti dell'Univer• silia di Mndricl del febbraio scon10 e di quelli di mohi lavora1ori della Spagn:t clurante tutto il 1956. La Spagna è s1anca di un regime che nt,n ba. miglioralo le condizioni eco• • nomiche del paese e che le ha 1oho 1u1te le liber1B, 11 succeden1i con tnnm frequenza di queste agitazioni, potrebbe far sperare non lontana la fine della diua1ura. Il popolo spagnuolo, siamo certi, saprà riconquistare la sua libertà. (N.d.R.) 334

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