Volontà - anno X - n.6 - 1 febbraio 1957

le opinioni e 11wnifestarc rm pensie• ro anclie discorde, con un. triplice applcu.~o fu approvata, all' assoluta unanimità, la mia rela::.ione .mll' Ar– cordo ». In questo modo volgare e dema– gogico e con il benestare del e tri– plice applauso » dei suoi vili servi, il piccolo uomo dello vrovvidenztt liquidava gli argomenti profondi di un grande uomo che aveva cn1Jito che quei patti costill1ivano In sotto– missione dello Stato nlla Cftiesn, e tonto male, anche nel futuro, avreb– bero fatto agli italiani. Mussolini, sollecitando l'approva– zione del suo disegno di legge su qut'i Patti disse che in <1uclmodo il Fasci$ntO raccomand,wa il $HO no– nu• ai secoli clic verranno. Ironia della Storia: una Repubbli– ca, nata dalla lotta contro il Fasci– smo, proclamantesi restauratrice di tutte le libertà democro.tiche, uccet– tava quella pesllnte eredità lascista che negava nei fatti quello che essa diceva di voler instaurare e difen– dere. Ed ironin. anoora più gro.nde: a votare l'articolo 7 vi erano dei co– munisti e dei socialisti. A distanza di 28 anni dal Tratta– to del Laterano se ne 1>ossono me– glio misurare Je tristi e pesanti con– seguenze. La Chiesa ha dimostrato di essere da,,,,ero quella lupa fomclicn che «dopo il pasto ha pili Camedi pria». Oggi non si accontenta pii1 delle condizioni che i Patti del Laterano le avevano fissato. ma viola clausole e articoli. Ed è naturale che sia co– sì. Durante il fascismo la sua avi.di• tà di potere trovava un limite nell'u– guale avidità di potere del fascismo. Il Concordato doveva essere in certo qual modo rispettato. E quando ac– cadde, come ru per le organizzazio– ni cattoliche subito dopo la stipula. zione dei Patti del Laterano, che l'•– zione di esse sconfinasse dai limiti fissati dall'art. 43, Particolo in que– stione venne riveduto e modificato il 2 scllcmbre 1931, nel seguente modo: « L'Associazione C,tttolica Italiana è essenzinlmcnte diocesana e dipen– de direttamente doi Vescovi i quali prescelgono i dirigenti ecclesiastici e Jnict Non potranno essere scelti a dirigenti coloro che :appartengono a partiti avvel'ji al Regime. Confor• memcute ai suoi fini di ordine rcli• gioso e soprannaturale, l'Azione Cat– lolica non si occupo. affatto di politi– ca e nelle sue forme esteriori orga– nizzative si astiene da tutto quanto è proprio e tradizionale di partiti politici. La bandiera delle associa– zioni locali dell'Azione Cattolica sarà lo. nazionale ». Nell'Italia repubblicana del 1957 il partito ol governo si identifica con la Chiesa e quindi con il Vaticano, cioè eon uno Stato straniero. Il ca• po di questo Stato piì.1 volte ha detto che il dovere di un cattolico è quel– lo di comporlnrsi da ca1tolico, sia nello. sua vita privata che in <1t1clla di cittudino, di lavoratore, di politi• e-o, di uomo di Stato; che non può essnvi separazione tra religione, 1>0• litica, economia, morale e che tulio, se si vuol salvare· l'umanità, deve esser,· risolto secondo la concezione della religione cnllolica. Nella campagna per le elezioni amministrative del 27 maggio 1956 (tanto per citare uno degli esempi di violazione del concord'ato piìi vi• 309

RkJQdWJsaXNoZXIy