Volontà - anno X - n.3-4 - 1 dicembre 1956
Di m1tura genero1a, combattiva, è alla ricerca continua di un equilibrio, di una annonia tra le sue idee e la 1ua vita. Quin• di è sempre daUa par.te dei deboli, degli oppressi; sempre prorita a difendere tutte Je cause destin:tle all'insuccesso, perchè la Autorità, iJ Danaro, il Privilegio si difen– dono ancora con asprezza ed acctmimento. La rivoluzione del 1848, con la procla• mazione della 11 Repubblica è una scia di luce, accende le speranze degli uo– mini più avanzati e Pauline Roland Im– bocca di entusiasmo. Ma purtroppo, sarà 11roprio con la Repubblica che P. Roland sarà cacciata in carcere, ne uscirà per ritor– narvi dopo il colpo di Stato del 1851, 6-0ltO l'accusa di appartenenza 11duna BO· cietà gcgrela e di aver preso 11arte attiva alla stampa c alla pubblicazione di mani– fesli che incitavano il popolo ad insorge• re. Uscirà di prigione per essere depor– tala in Algeria. Un viaggio interminabile, auraverso le sabbie del deserto, le monta– gne del Kabylie, attraverso sentieri appena tracciati, con il aole bruciante e la sete che divora. Quando, per inte['(:CUione del fi. glio potrà ritornare in rrancia, eua non vorrebbe accettare questo privilegio per– chè ai ,ente solidale con le sue compa– gne di miseria e di dolore: « Fincliè una donna sarà deportata, io debbo e voglio esserla; /incllè qualche uo– mo sarà sacrificato al Molock della paura, delle donne debbono aver parte al mar– tirio». E' mci;sa, tuuavia sulla strada del rim– p:'ltrio. Viaggio, anche questo in1cnninabi– lc, fatto in condizioni pessime. Esposta al– la pioggia cd al vento freddo di novembre, durante la traversata, già mal ridotta da tutta una vita di miserie e di solTcrenze, Paoline RoJand cessa di vivere, sulla stra– da del ritorno, a Lyon, il 16 tliccmbre 1852. Paoline Roland dedicò tutta la sua vita agli umili ed agli opprcui. Rivendicò per la donna l'uguaglìanza rispetto all'uomo, tanto 1ul piano «onomico quanto sul pia• no sociale. Jncominciò a rivenèTicarla per se stcua, rompendo con un ambiente ra- 218 miliare retrogrado, contraendo delle unio• ni libere (il che non le impediva di desi– derare l'amore eterno e di sognarlo tut– la la sua l'ita); rifiutando il riconosci– mento 11aterno ai figli che aveva avuto dalle sue due libere unioni, convinta che la responHbilità dell'educazione dei figli spetti alla madre. Ed e,sa, nonostante la sua povera vita e le 1ue sofferenze, si oc– cnpò sempre teneramente e intelligente• mente dei suoi figli. Le sue idee di libertà, in fatto di edu– cazione, erano, rispetto ai 1uoi tCmJ>i, in anticipo di un secolo, e molte di quelle idee ritroviamo, oggi, nei metodi più mo, derni di educazione, Essa le applicò nella comunità di ragazzi creata da Pi.erre Lc– roux del quale fu buona amica ed intel– ligente collaboratrice. Le sue idee sulla famiglia, sulla società, sull'educazione, sul– la donna, sulla libertà d'insegnamento, ccc, espose sui giornali e riviste del tem– po: f_,aFe"ille du Peuple, L'Eclaircur, Le Peuple cd ahri, ma non fu mai tuia prC• dicatrice astratta. Voleva che Je idee fos• sero collaudate dall'azione. Lavorò aniva– mcnte ptr creare l'Auociazione dei mae– stri e professori, quella degli operai, per cos1ituire un'unioue di associazioni opc• raie. « Noi vogUamo distruggere in seno al• fumonità il principio del salario, L'ultima Jor111adello scliiavitiì, ed il principio di autorità per cui la volontà ,li tutti è sotto– messa alla voloruà d,i "no solo o di po– chi». Ma anche nel clima della li Re1mbbli– ca queste idee erano delle eresie. Pauline Roland, ad uno dei processi doveva escla• mare: sono çondannata perchè sono repub– blicana in regime di Repubblica. Ed è 1>ro. prio del 15 marzo 1850 Ja legge Falloux che subot·dina la scuola comunale al sinda– co e al prete, mentre i preti possono sen• za nessun controllo aprire tulle le scuole che vogliono. Altro che liberlà ! Giustamente Victor Hu.;o, alla Camera, in piena assemblea, scagliandosi contro quella legge, poteva dire: « La vostra legge è un inganuo, è un
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy