Volontà - anno X - n.3-4 - 1 dicembre 1956
ressa di po1itica è queJla a cui negli esami d'ammissione a certi impieghi stataJi vien dato il nome di organica. È disciplina arida ma indispensabi– le, se si vuol sapere in che mondo si vive e con chi si ha da fare~ La sua base è principalmente statistica, e si sa che le statistiche son un mez– zo di menzogna tra i più sottili ed efficaci. Ma se si posson piegar )e statistiche a dir bugie, si può anche raddrizzarle per far dir loro la veri. tà. Un pò di pratica, se non nella lo– ro compilazione, nei loro confronti e maneggi, non può far male a nes– suno. Comunque, nella mancanza di possibili confronti e verificazioni, bi– sogna accontentarsi di quelle che ci sono. Cifre sulle forze annate, suj contingenti di polizia, sulla scala dei salari, sulla composizione dei partiti e dei diversi strati della popolazio– ne, sono d'un'utilità che salta imme. diatamente agli occhi quando ci s'in– teressa de] proprio paese e del suo avvenire. •Parlare in Inghilterra, per esem1>io, di una rivoluzione pro1eta– ria è un viver nel mondo della luna, non solo perchè la psicologia del po– polo inglese ripugna dai cambiamen– ti violenti e rispetta la legalità, ma specialmente perchè, in termini nu. mcrici, la classe operaia è ben lungi dal costituire la maggioranza, essen– do di solide propor.tioni non solo la classe contadina, ma pure quelle de– gli operai e degli impiegati statali. Naturalmente, il numero non è tut– to, cd ugualmente buono a sapersi è in <1uali persone ed organizzazio– ni risiedano gli altri elementi del 1>otere. Il potere della classe capita– lista non è così solido ed onnipoten– te, neppure in America, come fur• bamente si vuole far credere da chi 206 ha ogni interesse a celare il potere che giìl possiede e alle spalle di chi ne vuo] acquistare dell'altro. Si di. rà che il raccogliere e H tener ag– giornate le proprie cognizioni del– l'organica del proprio paese non è lavoro per un individuo solo, ma per una commissione, un ufficio di ricerche e di osservazione. Benissi– mo, ben venga il giorno in cui il movimento anarchico possa permet– tersi questo lusso o, diciamo piut• tosto, per un movimento che voglia csere una foria viva nella vita deUa nazione, questa necessità. Una cosa, frattanto, è alla portata di ogni in. dividuo attivo nel movimento ()a pa• rola « militante » puzza di milizia) ed è quella di mettersi e tenersi al corrente, mirando aUa più graride precisione possibile, delle forze e della composizione della piccola so– cietà in cui opera o vuole operare, sia questa un sindacato, un paesello, un'associazione culturale o i lettori effettivi e probabili di una rivista. Per l'anarchico attivo, per chi vo– gUa esercitare un'inilucnza, special. mente di carattere educativo, occor– re saper parlare in pubblico, davanti a una classe, in un comizio, in un di. battito o in un comitato. Ciò richie– de addestramento e allenamento, ed ogni gmppo intraprendente dovreb– be dedicarci un poco del suo tempo. Non si tratta di stabilire una scuola di eloquenza. Gli oratori consumati non ci tengono a vendere i trucchi del loro mestiere; tengono anzi a far credere che, per quello che li ri– guarda, trucchi non ce n'è, urn è tutto <1uestione di doti naturali e di abilità d'eccezione. Si tratta invece di dare a ogni volenteroso J'occasio.
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