Volontà - anno X - n.3-4 - 1 dicembre 1956
propri gesti impulsivi, alle proprie reazioni subitanee, a quelle parole che si dicono senza riflettere; il sof– fermarsi nel bel mezzo di una fanta– sticheria per trovarne l'origine e la direzione; lo sforzo di ricordare no– mi di cose e persone dimenticati; ecc., ecc. Avendo deciso di valerci di questi mezzi, bisogna essere pron– ti a far delle scoperte poco lusin– ghiere sul proprio conto. Probabili fra queste è che siamo fondamental. mente bambini, che continuiamo a farci belli come se si trattasse ao– c~ra di altirare l'attenzione de1la mamma, che certi comportamenti non hanno motivi pilt seri di un ri– sentimento verso un fratello di cui fummo gelosi, che siamo ribelli per– chè avemmo un padre brutale o au– toritario, che vogliamo la rivolu– zione perchè ci bollono dentro istin. ti sadistici e di vendetta e che, in– somma, non siamo anarchici sempli– cemente e santamente perchè l'anar– chia è 1 bella e giusta o per amore del prossimo, ma perchè, giustamente o sbagliatamcnte, crediamo vedere in essa e nella sua profossione ciò che pili può soddisfare Jc nostre idiosin– crnzie, i nostri rancori e le nostre nostalgie. Si è Liberi di scegliere fra le verit:"1e l'illusione, fra l'ideale e In realtà. Tanto vale quindi far la propria scelta coscientemente, sem– pre per amore di quell'onestà e di quella sincerità che ci aspettiamo dagli altri, si abbia il coraggio di dir pane al pane, di chiamar illu– sione l'illusione e mala fede la ma– la fede. Se la psicanalisi è il metodo mo– derno pilt raffinato per la conoscenza di sè, per conoscere la iipecie umana nella varietà delle sue forme, delle 204 sue potenr.ialità e dei suoi destinit la miglior scienza del secolo è l'an– tropologia. Si tende troppo facil– mente a pensare all'uomo come se• il solo o più perletto esemplare del– la specie fosse queJlo che noi raf:fì. guriamo, prodotto della civiltà occi. dentale, cristiana, razionalista, in– dustriale e slatale. Tante generaJiz. zazioni che ci sembrano evidenti sul giusto e l'ingiusto, il bello ed il brutto, l'essenza della religione, lo scopo del vivere sociale, e sulle stes• se facoltà mentali, non ]e faremmo con tanta fretta e sicurezza se fossi– mo alquanto informati sui costumi ed il modo di pensare delle società cosidettc primitive o di quelle che si s,•ilupparono in tempi antichi o in regioni lontane dalla nostra. L'antro– pologia rivela la ~rande diversità dei tipi umani ed ammonisce contro i sistemi che in nome di un'unità e di una universalitì1 concepite nell'i– gnoranza si propongono di essere be– nefici e redentori e che poi, appena si prova a metterli in pratica, rie– scono maJofi.ci,oppressivi ed omicidi. L'antropologia insegna il rispetto de. gli umili e del passato, e scopre nella condanna di una superstizione un'altra superstizione. Il raziona– lismo, sia teocratico che holscevicot od anarchico, è sempre livellatore. Ci riduce a far tabula rasa di quan– to non è nostro, di quanto non com. prendiamo o condividiamo, ed è barbarismo bello e buono, anche quando è predicato da un Bakunin o si manifesta in una, per altri versi 1egittima, insurrezione popolare, co– me quella delle masse lavoratitici spagnuole dal 1931 al 1939. Come la filosofia ana]itica e come la psi– canalisi, così.pure l'antropologia non
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