Volontà - anno X - n.3-4 - 1 dicembre 1956
nostra personalità o per raggiungere una nostra mira, meschina o tru.Ual• dina, si tirano in ballo le astrazioni e le istituzioni più rispettate, la li– bertà, il proletariato, la famiglia o H sindacalo. Nei paesi anglosassoni molto lavoro utile è stato promosso in questa direzione dai fondatori e seguaci del positivismo logico, del semanticismo e della scuola analiti– ca. Non tutto è lodevole neJle posi• zioni da loro prese e neJl'influenza che esercitano, giacchè finiscono col far della filosofia una mera questio– ne di linguaggio e non più di pensie– ro, perchè il pensiero riducono al suo momento analitico e distruttore, escludendone l'auo creativo e stac– candone le radici dal suo humus bio– logico ed esistenziale. Ma l'impor– tazione in Italia dello spirito di chia– Tezza, di precisidne e di circospezio– ne da cui furono animati non può che aver buoni risultati, benchè nei circoli accademici, per quel poco che so, pare che se ne siano importati specialmente i diletti. I loro insegna– menti o altri similari (quello di Con– fucio, per esempio, tanto più sem– plice e sano) vanno assorbiti per la acquisizione di quelle virtù d'inte– grità nteUettuale, il cui comunissimo dispregio può senza esagerazione es– ~4:r~definito la peste del secolo in cui viviamo. Per pensare ed agire onestamente, per rendersi conto acutamente delle proprie intenzioni e delle proprie mire, del significato intimo e recon– dito delle proprie parole e delle pro– prie azioni, un altro studio è neces– !:trio, quello degli automatismi men– tali e dei loro ingranaggi nel sub .. conscio. È studio senz'altro molto delicato, tanto che, secondo gli spe– cialisti, nessuno è in grado di psica– nalizzare se stesso. Leggendo Freud, tuttavia, si scopre che si può, tant'è vero che parècchi dei suoi concetti fondamentali li trovò o confermò col– l'analisi dei suoi propri sogni. Il farsi psicanalizzare a fondo da uno specialista non è solo estremamente costoso, ma richiede pure una resa incondizionata del proprio essere non dissimile da quella richiesta al novizio gesuita dai suoi superiori, e per arrendersi a tanto bisogna es– sere ben malati. Il consiglio, i sugge– rimenti, i moniti e le correzioni di 1mo specialista sono però tutt'altro che da rigettare se si è fortunati ab– bastanza da poterli ottenere. L'auto• psicanalisi richiede una tecnica spe– ciale, da acquistarsi con applicazio– ne, ed un'intelligenza libera e sciol– ta che disgraziatamente non è mai posseduta da chi ha maggiormente bisogno d'essere psicanalizzato. L'u– so della psicanalisi, fuori dal campo filosofico e medico, è rivolto sopra– tutto e purtroppo allo smaschera• mento e all'impicciolimento d'altrui. Deve in gran parie la sua popolarità agli attrezzi concettuali che fornisce per penetrare e descrivere i moventi seg-reti dell'anima, per dar la pre– sunzione, se nou altro, d'averli pe– netrati. Ma nelle cose deH'anima non si può capire altrui profodamente se non si conosce profondamente se stes– so. Metodi per la conoscenza intima di se stesso sono: l'esame dei propri sogni quando ci si risveglia alla mat– tina, prima di apri-re gli occhi e di pensare ad altre cose; la ricerca delle radici interne di quei pensieri e di quelle preoccupazioni che non si pos. sono mandar via; l'attenzione ai 203
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