Volontà - anno X - n.3-4 - 1 dicembre 1956
cazione, si raccomanda oggi partico– larmente a quegli anarchici i quali, antipolitici per ragionamento o per istinto, e perse le -romantiche illusio. ni di una rivoluzione lurida ma pu– ri fìcatrice, son giunti alla conclusio– ne che colla deliberata violenza dei ri,•oluzionari di professione, e con quella spontanea ed esplosiva delle masse, si finisce sempre a far più male che bene. Ci sono indubbiamente delle dif– ferenze importantissime fra l'epoca di Giner e la nostra. La sua Spagna giaceva nell'ignoranza, e l'ignoranza è sempre terreno ricco e fertile per O!,rni buon seme. Non così le menti !figurate da una mezza istruzione, stuzzicate scnz'esser nutrite da dosi giornaliere d'informazione a pizzichi e in conserva, controllate da affari– sti o comissari, e servite da talenti anemici, mercenari, cinici o egoti– sti. Al tempo di Giner i reazionari pensavano ancora che per tenere il popolo a bacchetta bastava Jasciarlo nell'ignoranza. Oggi il popolo, per essere dominato, per farne quel che si vuole, va addestrato e impappagal– lato. Non basta più che si lasci sfrut. tare e che non alzi troppo Ja voce; oggi deve sgobbare e gridare « che bel.la festa » e che si convinca che Io sfruttamento è libertà. In certi paesi piì1 che in altri deve stare sul chi vi– ve o tenersi tanto occupato fisicamen– te e di mente che non gli rimanga piìi nè forza nè agio nè volontà di pensare. A Giner non mancarono i mezzi materiali per d~-rcorpo alla sua mis– sione, e fin dal principio ebbe l'aiuto d'altri professori senza cattedra co– me lui, pei quali l'insegnamento era vocazione e non un mezzo come un altro per sbarcare il lunario. Son <1uestivantaggi importanti su cui Io anarchico che oggi lo vorrebbe imi– tare non può contare, giacch,è, o so- 110 male informato e pessimista, o gli anarchici professori d'università (di. co del mondo, e non solo d'Italia) si posson contar tutti sulle dlta. Le università del mondo sono invece qualche migliaio, e le scuole elemen– tari e secondarie centinaia di mi– gliaia, di cui solo qualche decina J'ispirazione anarchica, benchè non ne rivendichi il nome. Nelle scuole e nelle università si formano le men• li, specie le più abili e le più desi– derose d'imparare, quelle che oggi generalmente •riescono alla fine ad e– sercitar maggiore influenza. La pre– senza anarchica nel campo dell'edu. cazione è quindi infinitesima e se così stanno le cose, dove fonda l'a– narchismo le sue speranze. Già si no– ta con tristezza che i giovani non vengono ]>ÌÙ al movimento così nu– merosi come una volta e che que11i che ci vengono o non ci restano per molto o imparano troppo presto a condividere l'amarezza dei vecchi. Ma se Giner derivò ]a sua fede dalla solidità della sua formazione intellet– tuale, non sarebbe possibile da una fede come la sua acquistare esperien– za e conoscimenti simili ai suoi in modo da esercitare un 'inlluenza si– mile alla sua? Dice un proverbio inglese che Ro– ma non fu costruita in un giorno, a cui fa eco il detto italiano che con– siglia di non fare il passo più lungo della gamba, mentre ]a saggezza di un altro proverbio rammenta che la gatta footto1osa fece i :figli ciechi. Il pessimismo si compiace a presentar– si con tutto un arsenale d'inecccpi: 197
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