Volontà - anno X - n.3-4 - 1 dicembre 1956
morte ». Ma io non credo che que– sta fedeltà sia possibile oggi per al– cuno, a meno che 6ia talmente im– merso nella tradizione, da non po– ter proprio vedere in quale mondo oggi vive. L'attacco di Emerson al cristianesimo biblico, quando egli disse che le Scritture avevano sì sen– tenze immortali, ma non possedevano un'integrità etica, erano frammen– tarie - attacco che scandalizzò tan– to il pensiero -religioso del suo tem– po, - fu un nonnuUa in paragone a <1uello sferrato da tutta Ja nostra e– sperienza umana in quest'ultimo mezzo secolo. Io ricordo ancora i cin– <JUC punti dell'Unitarismo, contrap– posli ai cinque del Calvinismo, che spiccavano sulle pareti della nostra scuola <domenicale. Oggi do,t-este, per ritrovarli, andarne a luogo a cac– cia: perchè la teoJogia che li sorreg– geva ha ricevuto un gran colpo, spe. cie la concezione ascensionale che ,,c. <le nella storia -<< il progresso del ge– nere umano costantemente in avanti e verso l'alto». Ma non credo già che sia stata solo 1a teologia liberale di mezzo secolo la a ricevere un duro colpo. Uno degli uhimi numeri della « Review o( Re– ]igion » della Universitì, di Colum– bia, riporla come arti.colo principale uno studio dovuto ad un eminente scienziato della « New School for So– eial Resea-rch », dal titolo: « Demy– thologization (liberazione dalle mi– tologie), crisis in european theo• logy ». Egli vede il Protestantesimo« in U• na fase acuta d'isolamento dalla civil. tl1euro1>ea,e con le spaUe al muro »; e la chiesa « divenuta estranea al mondo». Lo jSlesso contenuto del messaggio cristiano di sa]vezza è for– mulato in termini mitologici, che lo .194 uomo moderno è incapace non aolo di accettare ma anche di affermare. « Lei pre-esistenza di Cristo, ]a sua incar ... nazione come essere umano, la sua croci!fissione come espiazione o{{crta. per i peccatori, la sua risurrezione come sua vittoria in un conflitto e~ smico; la redenzione per mezzo di Cristo come cancellazione della ma– ledizione del peccato inflitta all'u• manità da Adamo, l'ascensione di; Cristo al cielo e la sua intronizza– zione alla destra di Dio; il suo ri– !orno sulle nuvole all'epilogo della. storia muana, la risurrezione dei morti e il giudizio universale; la presenza del Cristo risorto nella CO• ruunità dei fedeli, per mezzo dello spirito e nei sacramenti: tutti que• sti sono concetti mitologici, modelli di pensiero mitologico, linguaggio mitologico. Essi sono esausti: non. han più nulla da darei; e se il cri. stianesimo dipendesse da essi per la sua esistenza, il cristianesimo stesso sarebbe esausto ». Quanto a noi, non dobbiamo preoccuparci di sapere se siamo o no cristiani: l'importante è di sa• pere se noi abbiamo, o no, una con– cezione religiosa capace d'investire e penetrare nel flusso della vita odier– na, qualora il mito cristiano perdesse per In massa della' popolazione d'oc– cidente il signficato che esso ha sino– ra avuto. L1 mia esperienza è che ]a. maravigliosa ricchezza di colture va– rie che si Iondono nella vita ameri– cana ci aiuta a scoprire tale conce• zione; e può darsi che venga un gior• no in cui i fuorusciti dal cristiane– simo ci saranno grati particolarmente per questa scoperta. Nelle nostre grandi città specialmente, accorrono aUa nostra ]ibera comunione di spi– riti, Ira altri, anche persone per Je-
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy