Volontà - anno X - n.3-4 - 1 dicembre 1956

sconvolgono dai fondamenti la atrut• tura nazionale. No, Ferrer non sen– te disprezzo e, il suo dolore si tra– duce in azione, in rimedi, in eUì– cienza. Mi sia permessa qui una parentesi: La Repubblica del 14 aprile 1933 (u il coronamento di un movimen– to di dignità e di libertà del popolo spagnuolo. La élite intellettuale, democrati– ca, liberale, che s'era formata du• rante il rinascimento di Giner de los Rios e Cossio, la sorresse e la di– resse. Direzione che (u pri,•a d'una base co'ocorde nel popolo, perchè il parallelismo tra l'intellettualità e la massa cittadina mancò. L'uomo della strada non si acco– dò, ignorando il giuoco dei doveri e dei diritti, avvicinando la desiata liberti1. La « Scuola Moderna » di Ferrer sarebbe stata il complemento indi– spensabile, imperativo, per consoli– dare quel glorioso avvenimento sto– rico. Mn torniamo a bomba. Ln inefficienza della generazione del '98, d'altra parte, è soltanto par– ziale, poichè essa pecca soltanto di una certa manchevolezza di struttu– ra filosofica: di contro il rinasci– mento letterario e scientifico, creato da quel movimento, è indiscutibile e giustifica ogni speranza. Basterà citare le illustri figure di Perez Gal– dòs, Azarin, Valle lnclàn, Baroja, nella loro ammirevole diversità. La scienza non ru da meno, il merito degli scienziati risiede nell'aver in– coq>ornta la scienza spagnuola a quella mondiale. Ricercatori quali Ramon y Cajal, Landerer, Rodri– guez Mendez, Boscà, Cabrera ecc., 182 realizzarono qucata impresa, e Fer– rer, nel suo bisogno di rigorismo scientifico, e cosciente del dovere di lame partecipe il popolo, proprio ad essi si rivolse per quanto concer– neva i problemi metodologici nella Scuola Moderna. e per la pubblica– zione dei classici di questa istitn· zione. E cosi gli riuscirono preziosi gli orientamenti dell'autore delle « Regole e consigli per la ricerea biologica :,, 1 • L'esperienza deve costituire la ba– se del sapere, è il punto di parten– za del laicismo di Fcrrer: il rag87.– zo deve trovarsi iu condizione di sa– per scegliere, libero da pregiudizi e da limitazioni.◄ La casa editrice completa l'opera della Scuola Moderna metlendo alla portata di tutti il pensiero europeo e particolannente il razionalismo francese. Ferrer persegue l'emancipazione delle masse popolari piuttosto che la Joro formazione politica. Questa la ragione della oetilità che sempre ebbero per lui i politici in generale. Poichè il popolo rappre– senta per essi un mezzo pili che un fine, la lotta di Ferrer per liberar- 3 Sir.tERRo, « Il processo Ferrer :t (lettera di Ferrer). « Se l'cducuione del fanciullo poggia 11u!Jeidee positive e vere in ogui campo, e se gli ai ra comprendere che per evitare l'errore è indispenubile di non ac• cenare nulla in nome della fede, accetando solo quel che la scitnu può dimostrare, il ranciullo cre&eerà af6nando la sua facolta d'osservazione e«. ». ◄ IBIOF.M, « n valore dell'edue1u:ione ri9ie. de nel ri.speuo della volontà /i-!ica intellet– tuale e morale del «iovine. Vero pcdagoi;o .arà colui che uprà astenersi dall'imporre al fanciullo la propria volontà, le proprio idee».

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