Volontà - anno X - n.3-4 - 1 dicembre 1956
cietà nuove. ciascun gruppo sociale a modo suo. Ed anche la con– trorivoluzione bolscevica sta già seminando dietro cli sè risultati ana– loghi: basti fra lulli l'esempio delle genti di Cina che stan scrol– landosi di dosso il gioco di corruttela e di inerzia ormai pluriseco– lare, nnch'esse all'opera per costruire una società nuova. Riflessionj consolanti, mentre il buio minaccia cli sommergerci. Consolante accorgersi così che ogni tramonto è, sul piano dell'umano, soltanto via per una nuova alba. -Occorre però veder chiaro un punto essenziale. Tante volte l'al– ba ha seguito notti buie nella nostra storia, ma mai ad opera d'un ignoto dio o del fato. C'è stata l'alba perchè prima del buio e dentro il buio gruppi di uomini e donne intensamente « umani », estranei alJe contese pazze-sciocche per il Potere, si son battuti ciascuno a modo suo per obbiettivi suoi con animo di libertà. Solo per questo. Noi chiamiamo per brevità residuo positivo cle11'impero inglese o della controrivoluzjone bolscevica (ed in avvenire diranno cosi delJ'impero americano e del.l'impero russo} ciò che in realtà è il frutto della vita-impegnata di chi ha combattuto contro i gruppi cli politici comandanti da Londra o da Mosca o da Washington, battendosi con– tro i Joro agenti nella comunità sua propria. La Storia maiuscola ci addita, in quest'ora grave: noi facciamo la storia, non dio, o il fato. Noi, io te. Ciascuno faccia tutto ciò che può guardando all'avvenire certo. Insegnamento limpido~ che ognuno deve tradurre i.n fani del suo ope– rare quotidiano. ln faui. on occorrono parole, non servono quasi a nulla le parole. Occorre fare. iEd in questo finalmente fare anzichè parlare ciascuno trova la sua pace interiore, la sua certezza del fu– turo umano che nemmeno la guerra potrà mai impedire. 'È così, uscendo da11'inerzia, facendo a modo proprio ciò che si può e sa per l'avvenire, che anche la guerra atomica non farà più paura. c. ZACCARIA 162
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