Volontà - anno X - n.3-4 - 1 dicembre 1956

più abbondanti e stabilire così Je prime macchie d'olio (sempre ob– bedendo alla legge delle utilità de– crescenti). I volenterosi di quei pri– mi centri diffonderebbero la rete nei centri circostanti, eccitati, con– &igliati e sorvegliati dal segretario– organizzatore regionale. Ogni ade– rente dovrebbe impegnarsi a pagare una quota mensile, secondo la pro– pria capacità, versando la prima al– l'atto dell' iscrizione. La lambretta servirebbe anche ad intervenire per– sonalmente dove i capi-gruppo loca– li si dimostrassero inefficienti. . Il segretario-organizzatore (que– sto è essenziale!) non dovrebbe es– sere agente di nessun partito: non dovrebbe voler condurre, putacaso, i socialdemocratici a vegetare fra i liberali o i repubblicani, o vicever– sa. E non dovrebbe neanche fare nessuna pressione su chi intendesse rimanere nella sua chiesa tradiZio– nale uella speranza di convertire i suoi vescovi a miglior vita, o su chi a,•esse perduto ogni speranza e in– tendesse for cosa 1rnova. Quello che deve legare tntti gli aderenti al « movimento e non a un nuovo par– tito », è il solo piano delle riforme immediate da diffondere. Il tempo dirà se gli indisciplinati si persua– deranno a rientrare nei loro pollai, o se invece i disciplinati alla fine perderanno pazienza e se ne verran– no via. Quel cl1e importa è che den– tro e fuori i partiti tradizionali, tut• tl gli scontenti facciano egualmente pressione perchè si abbandonino le teologie e si discenda una buona ,·olla dal cielo in terra. Chi aderisse al movimento, non solo dovrebbe versare tma quota mensile, ma non dovrebbe poi stare .ad aspettare la manna dal paradi&o. 146 Priaia aucOra di iscriversi, dovreb– be rendersi conto del programma immediato e concreto, per cui sa– rebbe impegnato a lavorare. Eppoi dovrebbe farlo conoscere intorno a sè, disculerlo nel proprio gruppo, e trasmettere al segretario regiona– le: i risultati di quelle discussioni. L•opuscolo, che conterrebbe il pro– gramma immediato, dovrebbe esse– re seguito da altri opuscoli, in cui le idee originarie siano criticate dai seguaci, e rielaborate, se necessario, dal Comitato regionale (in attesa che possa formarsi un Comitato na– zionale). Dovere essenziale degli a• derenti sarebbe quello di partecipa• re a tutte le riunioni pubbliche di tutti i partiti; domandare all'orato• re che cosa pensa su questo o quel– l'altro problema immediato; come lo risolverebbe; perchè mai il suo partito non se ne occupa; se fa sul scrio o per burla a dire che accet– ta quella data soluzione dì quel da– to problema. Un bollettino quindi– cinale curato dal segretario regio– nale, darebbe notizia di ogni inizia. til'a pt·csa dagli aderenti e li ter– rebbe affiatati insieme. Sci mesi di lavoro dovrebbero produrre un red– dito finanziario permanente capace non solo di coprire le spese corren– ti, ma anche di dare un avanzo che consenta la estensione del lavoro ad un'altra regione dopo la prima. Se iI lavoro di sci mesi non producesse siffatto risultato, bisognerebbe fran– camente riconoscersi sconfitti e chiu– dere bottega una volta per sempre. A quanto ammonterebbero per quei sci mesi le spese di imjJianto e pdmo esercizio: cioè sti pcnd io e sede del segretario-organizzatore, lambretta, un vice segretario per– manente, stampa degli opuscoli-

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