Volontà - anno X - n.3-4 - 1 dicembre 1956

Freedom Press non vengono pagati diritti d'autore. Gli attuali compiti e atteggiamenti di FREEOOM PRESS non furono mai più chiaramente espressi che in un articolo di fondo di Tom Keell su « U nostro particolare compito » jn Freedom del giugno 1920. Egli scris- te: ~ « Abbiamo dauanti a noi una enor– me quantità di lauoro urgente e sol• tanto una forza piccola e inadeguata per compierlo, Anclte nella propa– ganda 1>0ssiamosperare di occupare solo una piccolissima parte del cam• po; poicl1è difendendo la Libertà contro l'Autorità le linee su cr.iidob– biamo batterci sono sempre troppo estese, e noi possiamo tenerle, nel caso migliore, con 1wcltissime perso– ne. Vi è più ragione, quindi, per economizzare le nostre forze e collo– care ogni pezzo dove esso possa fare il lavoro più efficiente ... Non giova a niente atteggiarci noi stessi come una gente speciale, o riunirci in un angolo fra di noi, in obbedienza al• l'istinto di gregge e/te permea il mo• vimenl-0 sociali.sta.. « Ogni generazione deve affronta• re le proprie diffìcollà e produrre la letteratura che rifleua e sostenga i propri pensieri e bisogni ... Freedom cerca di adempiere al suo compii-O. Esso evita il sensazionale e si dedi..– ca in gran parte alla discussione di principi, percliè riconosce clic i prit1,• cipi fondamentali sono nello stesso tempo i più essenziali cd i più dif• ficili da afferrare. Sollevate ad una qualsiasi riunione laburista una mi• da « Freedom », 27 ottobre 1956. 140 nima <1ucstio11e d'ordine e una dozzi– na di persone vi si accapiglieranno per ore. Invitatele, invece, a discu• te.re qualche principio di vasta por– tata e nessuno si avventurerà su que• sto terreno. E' così. in J>arlamento, è così dovunque, pere/tè la conipren• sione dei principi che stanno alla ba– se dei grandi movimenti è difficile e rara. « Pare a noi che nè le Trade U· nions, 11.èil Movimento Sociali.Ha hanno mostrato ancora alcun.a com– prensione del vero. significato e del– lo sviluppo logico della profonda ri• volu.zione in mezzo alla quale noi og• gi viviamo. Per esempio, se la Rus– sia deve conservare l'auto governo, come tuui gli anarchici sperano, es– sa deve essere in definitiva un pae• se quale i co,uadini russi lo deside– ra,lO e non come Karl Marx, scriven– do mezzo secolo fa, immaginava e/te avrebbe dovuto essere. Lo stesso si può dire per il Messico e per tutti gli altri paesi che attraversano ora il vortice rivolu::ionario. Gli abitan• ti di questi paesi desiderano vivere in libertà, cioè essi vogliono farsi e godersi la specie di vita e/te ritengo– no più adatta per loro. Con tale ot• teggiamcnto la nostra simpatia, CO• me anarchici, dovrebbe essere pro• fonda. Noi non siamo dottrinari in• chiodati al crocifisso d'un dogma. Noi siamo difensori della libertà. Noi crediamo che gli impulsi natu• rali della vita operano per il meglio, e che la vita debba essere vissuta co– me i viventi desiderano viverla ». *

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