Volontà - anno X - n.3-4 - 1 dicembre 1956

si pubblichi regolarmente io lingua inglese, è quella di dover riunire le (unzioni di giornale nel scuso stretto della parola, di bollettino interno degli anarchici, di foglio propagan• distico, di sede per la discussione del– lu. teoria anarchica, e nello stesso tempo di rivista abbastanza vivace e varia per mantenere desto l'interes– se di lettori stabili. Esso deve cer– care di rivolgersi ai lettori regolari e a <ruelli occasionali, informati ed ignoranti, ostili cd amichevoli, non– chè ai leuori in America, in Asia, in Africa e in Australia; in effetti a quasi tutto il mondo. La qucslione è spesso sorta di un secondo giornale durante la storia di Frcedom. r/ 1 ress. Nel 1907 e di nuovo durante la Prima Guerra Mondiale, Tom Kcell pubblicò un settimanale The Voice o/ Labour oltre al men– sile Frecdom. Un esperimento simi– le fu tentato per•un anno nel 1952- 53 dal redattore industriale di Free– dom con un giornale mensile The SyndicaliJt che auspicava il control– lo dei lavoratori. In direzione diver• sa, durante e dopo la guerra Free• dom Pre:u (u per un certo periodo editore e distributore della rivista Now di George Woodcoek. Attualmente la sola pubblicazione periodica di Freedom Press oltre il giornale è il volume annuale degli articoli &eelti da Freedom, che è sta– to pubblicato dal 1951 in poi. La pubblicazione del giornale non è però mai stata l'unica attivit.tl di Frcedom. Press. Una serie di opuscoli vcuncro al– la luce nei primi giorni e alcuni di essi sono stati continuamente ristam– pati fino ad oggi. Il n. 1 fu « The ,W,ageSystem » di Kropotkin, il n. 5 (u « Anarchy » di Malatesta, entram– bi pubblicali al principio del secolo. Poi vi è slata la « Biblioteca di Free– dom. », pubblicata insieme da Fru– dom 1Press e \Villiam Reeves, di cui il primo opuscolo (u « Useful Work ·versu.s Uscless Toil » di Wjllià'm l\1or– ris e la lunga serie degli opuscoli a– narchici che Tom Keell stampò e ri– stampò fino alla prima guerra mon– diale. Il volume piit impegnativo di quell'epoca fu «Thc Generai Idea of the Revolution» di Pl"Oudhon, pub– blicato nel 1923; il più famoso fu « The Last \Var » di George Barrctt~ sequestrato dalla polizia nel 1916, ma non prima che 6.000 copie fosse– ro state distribuite. Nel periodo della guerra spagnuo– la la pubblicazione di « Socini Re– coustruction in Spain » di G. Levai ri-inaugurò questo aspetto del lavoro di Freedom Preu e ne furono vendu– te 4.000 copie nei primi quindici giorni dalla pubblicazione. Ma il ri– sultato più notevole fu ottenuto do– po che la libreria (u rasa al suolo nel 1941. Sessanta trn libri ed opuscoli so– no stati pubblicali da allora, con una vendita di più di un quarto di mi– lione di copie. Essi vanno dagli o– puscoli d'auualità alle opere stori• che, dalla ristampa di classici anar– chici a opere originali come « Bar– barism and Sexual Freedom :r, di A– lex Comfort, « Youth lor Freedom » di Tony Gibson e « The Expanding Environment » di E. A. Gutkind. Ciò è stato fatto senza capitali, e molte di tali apprezzabili opere so– no ora introvabili solo perchè la mancanza di fondi ha impe<lito di approntarne nuove edizioni, dato che agli autori delle pubblicazioni di 139

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