Volontà - anno IX - n.12 - 1 luglio 1956

riti per elrada ed oggi le ooo;pe!ativo (di cui è detto nel libro ·la elruttura, il fun– zionamento, le leggi -0he le regolano, le at• tivi1:l molteplici nel campo della ptoduzio. ne e del commercio, lo t.viluppo, le atti– vità educative, ecc.) hanno 1,ià che altro li figura di una ((azienda commerciale e di una Ca563 di Rispamtio ». Tuna,•ia, un Jl0C0 di fiJ1iri10cooperativi• s1ieo rimane nei 6oei che inn~stono 1 loro danari nelle cooper:Ui\'C &enza idea di ,pe– culazione, cbe mantengono nell'ortlinamen– to inlcrno una ccr1a democrazia, che cerca– no tli opponi ad un'ecccsai\'a centralizza– iione, che si rifiutano di invocare l'a11to– ri1à dello Staio per la disciplima delle stesse cooperalive. I cooperatori vorrebbero però ebe il par– tilo laburista difendesse le cooperative in. vece di o«uJ.arsi eoltanto di conquislare il potere politico :per arrivare a co111rollare l'apparato slatalo e di OOC:UJ>al\li delle na– zionalizzazioni. n « valore pratico del par· tiro e l'azione socialista grandemente si ar– riccl,irebbe co11 lo swdio e co,l la taili::%4• :;io11e opero:w. di un secolo di fotte e di t:fflq11"1e ciel movime11to coopera11'vo :o. I coo1>er111orinon polendo contart- su il 1rnrlito laburista, hanno crealo il Parilto Coopcr:uivo -0he si propooe di dffendere gli « ir,teres.,i della coopera:;ione 1;olo111a. ria e di resistere a q1wlsùui a:iooe legifla. tiva o arnministraliva intesa ad imp<edire o li '7litame gli $Viluppi ». ,Le cooperative non banno solo u11 fine economico. L'crficicnza econoruka da sola non è un criterio di valu1a1.ione. Se ciò foase, \( la S'-ll)Crsta11dardi::=ozione, le c:ostri. :;ioni. i progetti includenti il ,iumero esat• lo di nego:i, ,li Jabbricl,c. di case, di edi– fici' pubbfici, di Jabbriclie, ecc.. sarebbero dal foto economico perfc1ta111eme equili. brcui; ,ma la libcrt<I vi si oppone e lo ri– /ùllo -.. Sollo <1ue:stoaspetto le cooperative 1~1reb– bcro riscuotere :111cheoggi le dimJl:ttie di tulli coloro cho vedono nclle aesocia:r.ioni spo111anc-0cd autonome un 1e111ativodi or• ganiuuionc sociale 11iùdfieicntc e più ri- 1pondcnte ai bisogni mutevoli di tuUi. G. B. LUIGI RIGNANO Cimitero al chiaro di luna Arti Grafiche Crespi, Milano « Jstinto di <:omerva:i:ione » ;;ignifica, in biologia, tendenui all'invarianza, 1c11denza a m:m1cnere inahcrali il proJ>rio stato fi. ;iiolo,;ioo e l'ambiente; non, come quasi sc111,prcnel 11arla('comune, difesa dalla mor– te, con «·morie» detdg11anto ((cessa:iione della vita >J. « Difesa dalla mori~» Ioiiea• mN1te cs11rimc un caso particolare della u· nivcr~le tendenza all'in\'arìanza, J)oichè la morte è una g.-ande ,·ariazionc, un gran trapaHO. non dall'euere al non-es;;ere ma ·da un modo d'essere ad un altro. Oue foue OJ)poiite si contendono la \'ila: una « ri,,oluzionaria » che spinge alla tra• sformazione, l' ahra « conserva1rice » che trattict1c e rallenta come il freno sul pen• dio. Le manifostazioni della vita ,sono la risuha111c di tali forze o~·poste e la vi1a metlesima ;iarobOO ineo11ceJ1ibile een:r.a le due. Se la ~econda 9'cs1inguC6se, la trasfor. mazio11e Jliglierebbe ra11idi1à vertiginosa, la vettur:i correrebbe al precipizio, ~ni aspel· ,10 ed ogni fonua ~,arirebbero nel eaoi, il dolore diverrebbe illimitato; e ~e si c,stin– guesse la prima, ogni molo cC$$erehbe, la vi1a earebbe &s:entacome ;;u un J)ianeta rar. freddato. L '« istinlo di conscrva:iione ,1 è l'aspello biologico e sen;iibile della ((conscrv:urice ». Nel ten1J>0deUa morie, queiita è Sol)ralfa1- 1a dalla « ri\'Oluzionaria » e su ess.i J)erde ogni controllo, il <1ualc poscia subito ri– prende nel nuO\'O modo <l·esecre. Il 1imo• re della morte e la difesa da es~a. ;;0110 ani della « collò!Crvatrlce ». «•)forte» nel senso di C61inzi.-.me,indi. ehcrebbe alcunchè d'incom11atibile con ogni forma di ,·ita sulla Terra. La sostanza ,•itaJe è C6i>enzialm,•111e 1eleo– logica. Vila e finalicmo 'Sono tanto imepa. rabili che gli aggeuivi « vi1ale >J e (• finalT• stico» &0110d'ugual se1'60; sic.cl1è « sostan• za viva» oqui,·ale a (( so;;lania .finalistica \l. c « i!Osfanza bruta » a « sostanza ateleolo• gica ». 11 finalii;n10 a,i::pare coneretarsi nella « co11iCn'atrire », che 1t'opJ>0ne :,i carnbia- 689

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