Volontà - anno IX - n.12 - 1 luglio 1956

chè a nulla valsero le innumerevoli testimonianze, le confessioni di,sper– giuro di quelli che erano stati i mag– giori testi a car.ico nei ·precedenti dibatt'iti, le 1>rove 1>iù evidenti della complicità del Governo Federale nella montatura giudiziaria. Neppu. re ile confessioni di uno della banda Morelli - che aveva commesso il delitto imputato a Sacco e Van:1..etti - corroborate da varie testimonian– ze e -sopratutto dalla deposizione delI'lspettore d·i polizia -di New &J. ford, cambiarono nuUa nell'animo dei giurati e dei cittadini che offri– vano fiori a Thayer percliè così be– ne assolveva il rproprio compito! Il 24, dicembre 1l'istanz.a di annul– lamenlo del verdetto, e in ~guito tulle le altre Jstanze furono rigettate dall' 1 unico uomo che avesse la veste giuridica per decidere: il Giudice Thayer. Neppure la compet.cnza giuri·cl.ica e la grande reputazione de. gli avvocati William G. Thompson ed A<Tthur D. HiU, invitati da i\foore alla difesa, riuscì ad ahro che a pro– trarre ancora per ilunghi anni la commedia della giustizia in SCJlO al– la magistratura- Si ricorse persino alla Suprema Corte dello S1ato; ed era nalurale che essa non eorregg·es– se nulla, in quanto non si trattava dj un errore giudiziario, ma di una vendetta di Stato contro due anarchi– ci. (Non capirono ciò la maggior parte di co]oro che avevano preso ,a cuore )a difesa di Sacco e Vanzetti. Invano CJUe6t.i stessi avevano ammo,. nito dal carcere compagni ed amici che la loro libera.r,ione non poteva avvenire che ad opera dei lavorato– ri: la t>er&istentc, ingiustificata fidu– cia neliJe istituzioni cosidette demo– cratiche, fece fallire l'obbietrivo, e rese vane le poderose riunioni di forze proletarie contro gli esecutori del crimine politico). Il 9 aprile 1927, ·dopo un breve di– SCONO di Sacco ed una vibrante •ar– ringa di Vanzetti che era una ter– ribile accusa contro i « delitti che la legge e la chiesa legittimano e san– tificano >> il giudice pronunziò la sentenza di condanna a morte per i due imputati. Le proteste si ìntensi– fìcarono in tutto il mon<lo. li Dipar. timento di Stato a Wiashington rice– vette innumerevoli rapporti da par– te dei suoi rappresentanti nei paesi in cui <1uelle proteste imponenti (a. oe,•ano pensare al pericob che la messa in alto della sentenza poteva rappresentare. Il fatto che il Go,•er. natorc potesse affrontare eol &uo ci– nico sorriso tutti <Jnei moti popolari senza desistere daU'infame proposi. to, sta ad indicare l'enonne pressio– ne in contrario eh.e faceva la classe capitalista ,<l'America e la sicurezza che in ogni caso non c'era ria temere rap1>rcsaglie da altri governi, dai.a la solidarietà di classe che esiste tra gli elemenli reazionari come mezzo di reciproca difesa. NelJa prima ora del 23 agosto 1927 Sarco e V•anzetti affrontavano l'eJettrocuz·ione serenamente, dichia. rando ancora la loro innocenza e la loro fede nell'anarchia. Essi parla– vano ancora ai milioni di uomini e donne ohe si erano stretti in ispiriito attorno a loro da tulle le 1>arti del mondo; pcrchè da <1ucU'immcnsa tragedia apprendessero a meglio co– noscere il nemico, a non desistere dalla lotta, a non perdere la fiducia nella giusta causa abbracciata. Negli uh.imi sei anni della )oro vJ– ta, Sacco dal cnrcerc di Dadham, 613

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