Volontà - anno IX - n.12 - 1 luglio 1956

ritornarono al lavoro, Vauzctti fu respinto dai padroni della Corderia ova. lavorava, Di Nicola Sacco, che ormai nella memoria dei lavoratori di tutto il mondo forima con Vanzelli un indis– solubile sacro ricordo, dovremo, pur brevemente, dire: Ntitivo di Torre– maggiore (Foggia) e di tre anni 1>iì1 giovane di Vanzetti, era anche egli sbarcato in America nel 1908 ed ave– va facilmente trovalo lavori adatti al suo !fisico straordinariamente forte. Specializzatosi in seguito alle mac– chine orlatrici, lavorò uei calzaturifi. ci. Anche egli fu dei grup1>i Anarchi– ci gravitami nell'orbita di « Cronaca Sovversiva», e diede la sua opera fat– tiva agli scioJ)eri che dal 1912 si ve– nivano attuando (,'Oll una compattez. za sempre piii alJannante 1>cr le elas– ii dominanti. Casualmente si incon– lrò con Vanzetti in occasione di qual. che conferenza o adunala in difesa di compagni arrestati. Gli divenne ami– co intimo nel Messico, ove entrambi si erano rifugiati assieme ad altri com1>agui nel 1917 per sottrarsi al @ervizio militare. Ripassata la fron– tiera, Sacco tornò presso la compa– gna ed il figlioletto e trovò lavoro in un calzaturificio di Stoughton Mass.; Vanzetti tomò a Plymoutb e fece per c1ualche tempo il braociante e infine il pescivendolo. Era <1uello il 1:.eriodo uhra.reazio• nario del dopo guerra, degli arresti e deportazioni in massa; e le brutali operazioni poliziesche potevano vio– lare uon isolo ogni senso di umana giustizia, ma persino le Cormali1i1 le– gali - tanlo aveva potuto suggestio– nare larghi strati della società .ame• ricana la 1>rovaganda contro tutti j 670 rivoluzionari, in ispccial modo con– tro gli << anarchici pericolosi ))! Calleani e altri com1>ag:ni erano stati deportati, e molti rimanevano in prigione sottoposti a mille torture. Andrea Salsedo, collaboratore di u Cronaca Sovversiva >1 ed editore della rivista <( Il domani » assieme a Roberto Elia, era stato oo:n questi ar• reistalo fin dal febbraio 1920. Quelli che restavano ancora a piede libero, ave,·ano ragione di credere ehe pre– sto o tardi sarebbe venuta la tortura anche per loro; e -cercarono di orga– nizzare la dilcsa. Vanzetti, incarica– lo di esaminare la situazione oon il Comitato di Difesa di New York e con l'avv. Nelle"S, al suo ritorno ri– ferì ai compagni adunali 'ffi East Boston il 2-5•1920 i risultat,i delle sue indagini: « I nostri compagni vengono crudelmente perseguitati. Per evitare che anche noi veniamo arrestati, dobbiamo nascondere tutti gli opuscoli e le altre pubblicazioni radicali che si trovano nelle nostre case e nei nostri cin::oli. E' questo il consiglio dell'avv, Nel:lea ». La mattina seguente A. Salscdo 1>rccipitava ,da] 14° 1rlano di ifark Row .adibito ad u1fìcio segreto del Di1>artimento di Giustizia: egli era stato lanciato (come ipcnsarono gli amici) o vi era stato costretto dalla disperazione e dalle torture che da 0110 settimane •gli erano inflitte. Nel– l'un caso e nell'altro questo fatto co– slituiva un nuovo e ,più eloquente orimine del 1potcre costituito, tale da indurre gli anarchici ad attuare im– mediatamente il 1>iano di .portare in sah•o la stampa sovversiva e ad orga~ nizzare un pubblico comizio di pro– testa 1>er il 9 maggio nel quale l'o. ratore principale, come colui che era

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