Volontà - anno IX - n.12 - 1 luglio 1956

FABBRICANTI D' ILLUSIONI f)ER DEI MESI, i vigili osserva. tori della grande e piccola stam– pa, come gli animalori delle corren– ti opt-:raie non eo1mwi.ste, hanno at– teso, previsto, ricercato i segni del– la crisi che doveva scuotere i partiti comunisti, come conseguenza dei di. .scorsi e delle decisioni del XX Con– g,esso del P.C. dell'U.R.S.S. Niente è accaduto d'importante in seno alle organizzazioni comuniste; il disfacimento del .P.C. non si è ma– nifestato; non ci sono state delle u– scite in massa o significative. Tutt'al pii,, gli intcUettuali cl1e frequentano gli ambienti del (tuinto o sesto quar– tiere di Parigi si sono alzati in piedi il tempo necessario ,per rimettere Je poltrone nel senso della storia. Colo– ro che inghiottiscono rospi hi.nno J'csofogo e lo stomaco solidi e ne hanno viste ben altre. Non C Ja ven– tesima svolta che darà Joro le verli– gini e 1a nausea. Viceversa, nella .sfera della " nuo– va sinistra >) (così indicata perchè e6• sa non ha niente di comune con la rcahii operaia e trova i suoi uomini nei residui dei movimenti naziona– listi) ed in seno ai partili tradizio• n=-tlisti, l'effetto deUa politica 1.rae– cia1a dalla dircz-ione collegiale sovie– tjw è indiscutibile. Basta leggere i giornali << TemJ)S tle Paris » o il « IPopnlaire » per ac– corgersene. L:immensa maggioranza della gen. le che si sforza di comprendere gli avvenimenti, guardano l'U.R.S.S. e fcrutano le dichiarazioni dei leadcrs sm•ic1ici. Rari sono coloro che ten– tano di forgiarsi un'opinione apren. do gli occhi su ciò che è situato sot- 10 il loro naso. E' tuttavia logico credera che ciò che d.icono o fanno dire Krusoev e Bulganin a Londra, Parigi e Bruxelles, corrisponde a de– gli scopi ben precisi, mira a settori d'opinione seehi in antieipo. Cumulo di prestigio La curn che i dirigenti sovietici meltono nel cercare, luori delle loro frontiere, un riconoscimento incon– dizionato della loro autorità e dei certificati di prestigio, testimonia una imperiosa necessità. E' la legge di tutti i regimi forti di trovare .a1- l'eslcro un capitale d.i glor.ia e di potenza quando i problemi interio. ri si fanno difficili. Noi possiamo fa. cilmente supporre che gli a[>[><iral• cliil.·i, IMikoiau, iBt1lganiu, Malenkov, Kmsciev non posseggano, tra i po- 1>oli delle repubbliche sovietiche, la reputazione di Dio Terribile che Sta– lin si era conquistato con le pnrghe in massa e con una repressione ine– sorabile. Così, come non godono una popolarità spontanea, innooonle e mistica. 663

RkJQdWJsaXNoZXIy