Volontà - anno IX - n.10-11 - 1 maggio 1956

li organizzare: e da allora, « orga– nizzare » come termine dell"attività dei politici ha mostrato il suo bru– tale significato di asservire. Su gen– te via via più asservita, eccitando le loro più basse passioni. per farli com– battere l'uno contro l'altro a ser– vizio d.el proprio gioco, Stalin, s"è imposto alla morte di Lenin. Fuori di dubbio, se può parlarsi di un genio-del-male, Stalin aveva da allora questo genio, Così, disse– minando lungo il cammino i cada– veri dei suoi mjgliori amici egli è alfi.ne arrivato - al termine d'un trentennio lllero in cui l'industria– lizzazione ern pagata con la fame e la distruzione di milioni d.i conta– dini, ed ogni «costruzione» si ipog– giava su montagne di morti, morti che erano uomini e donne non più grandi nè pili piccoli di lui - a ri– trovarsi assiso su un trono che ,per lo s·pJendore per la docilità dei corti– giani per la reverenza dei sudditi faceva reincarnarsi in lui il mito rus– so d.el ,< Piccolo Padre )>. Ora, poichè fo un momento alme– no, quello ,della morte, gli uomini si ritrovano tutti uguali - .anch'egli è morto. E ]a domanda ansiosa di quanti amano i popoli asserviti nel1e ma– glie feroci del suo impero è imme– diata: era quel trono veramente so– lido? durerì1 quel trono ancora e nelle sue forme dittatoriali? A Stalin è successo un gruppo di politici evidentemente da lui stesso predisposto: (Malenkov, Beria, Mo– lotov - con contorno di generali. E tutto fa immaginare Malenkov come il nuovo «capo». Un fedele di lia– lenkov è alla testa de] Partito. Al comand.o delle polizie i, un amico di IMalenkov, Beria. Un maresciallo ambizioso, Bulganin, molto più po– litico che militare, è incaricato di incolonnare i « grandi soldati » che hanno in mano così immense possi– bilitit concrete di comando. iMolti fatiti fasciano immaginare che iv realtà la scomparsa di Stalin ha aperta le porte del !Potere alla nuova generazione, ai «comunisti» che non h:mno conosciuta ]a rivolu– zione, per i quali il problema mag– giore diverrà probabilmente il con– solidamento dell'Impero sulle posi– zioni conquistate. I pochi uomini ancora vivi della « vecchia guardia » bolscevica già hanno scarso potere reale e par probabile che ne avran– no via via sempre meno. E ]>are che anche il grande immenso Potere-oc– culto dell'Impero, la burocrazia, sia in procinto di essere affrontato: i 40 ministeri si son di colpo ridotti a meno della metà. La costruzione di Stalin pare venga demolita tra gli osanna a Stalin. Che accadrà? Non vogliamo anche noi accodar. ci alla schiera dei facili profeti che su ogni colonna di giornale indicano con certezza il domani dello Stato rU.'lSO. Ci accontentiamo di constatare, per ora, che i primi segni di attività di Malenkov e soci -verso l'interno, con l'amnistia; verso l'esterno, con offerte di pace - pare indichino una verità da noi detta infinite volte: il ((regime l> russo è molto meno dis– simile di quanto sembri dai « regi– mi )> europei ed ,americani. V'è in Russia ormai nettamente costituita una differenziazione che non può dirsi di classe ma è certa– mente di casta: dalla massa degli 537

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