Volontà - anno IX - n.10-11 - 1 maggio 1956
ferma110 che spettano a<.luna categoria diversa. La stampa operaia dichiara la sua solidarietii con gli scioperanti, ma non accade nulla di più. Nel 19:38, la cent.rale sindflcale socialista (LO) e l'assocfo.zione padro~ ru,le conclusero l<tco.~iddeua « convenzione principale » conosciuta anche internazionalmente solfo il nome di (( convenzione di SaltsjObnden )>. Que~ sto patto stabilisce una specie di collaborazione permanente tra << le due. parti nel mercato del lavoro ll, fissa certe condizioni generali per i negoziati centrali, determina il compito delle federazioni irulustriali affiliate alla W di controllare i movimenti .~ociali, la rinuncia da parte pa<lronale ad ogni specie di sanzione iri caso di conflitti, ecc. le ultime grandi lotte condotte in Svezia sono state lo sciopero dei mewllur,;ici ,wl 1945 che abbracciava 125.000 operai in tu,Llo il paese e, nel 1953, i/, conflitto nelle industrie alimentari con una serrata di 28.000 operai che respingevano le condizioni offerte dai padroni. Nel 1955 i da.. tori <li lavoro che ,wn potevano giungere, a un accordo con un certo gruppo professionale, mi,wcciarono la serrata di 500.000 operai. nel caso che non .~igiungesse alla stipulazione della convenzione entro un tempo determi– nato. La reazione pubblica contro questo gesto fu energica e non ci fu nes– suna serrala nonostante che la conclusione della convenzione abbù:i tardato più del previsto. /,r cambio, quest'anno s'è imposto dap11ertu.tto il principio del (( coor– dinamento centrale » dei movimenti rivendicativi dell'annata. Cioè, fo. LO (1.3 milioni di affiliati) e la centrale degli impiegai.i TCO (350.000) hanno trattato direttamente con i padroni, prima ancoru che s'iniziassero le di– scussioni da parte dell.e industrie e professioni. A far da arbitro tra gli in– teressati ve,uie nominata una commissione governativa .. Finalmente si giunse ((d un accordo valido per circa due milioni di s(llariat.i. Secondo questo ac– cordo i .~alari dovevano essPre (lu.mentut.i del 4% oppure di 16 Ore per ora rispctti1J<m1ente. Si pensava così che i gn1,ppi peggio pagati si sarebbero decisi a favore dei 16 Ore, nel qual caso alcuni degli stessi arrivavano a un aumento del 7%. Questi aumenti salariali erano calcola.ti du inchieste sul~ l' aume,uo della produzione nazionale. L · ì.nteressante di <Juesto procedim.ento era che i negoziati centrali si tenevano in un'atmosfera di assolnto segreto. Le organizzozion,i industriali e professimwli della stess<t LO non avevano la minima possibilità <li ma~ nifestare le propri.e opinioni o di discutere i dett<tgli delle convenzioni centrali. Ci furono e.spres.sioni. di profond.o scotirento perfino nella stampa della lO. Un. quotidUmo liberale, molto più affine al campo padromile, protestò contro la <( me1ttalit.<Ìdi tutela )) sul cittadino svedese che minoccia di convertir.si in linea di condoua statalista e delle grandi organizzazioni, tw1t.o operaie che padronali. Jn queMi giorni si stanrio concludendo gli ultimi contratti industriali e professionali - tutto entro i limiti st.abiliti dall<t convenzione. centrale. 598
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