Volontà - anno IX - n.10-11 - 1 maggio 1956
c1uali, a vclooità (autastichc, si pos– sono ottenere i risultati di calcoli complessi, finora immaginabili solo teoricamente ma mai realizzati. Di nuovo ecco la tecnica che aumenta enormemente iJ pot.o:re umano ,dj controUo sui fatli e di llre,,isione. Basti dire che con un tipo semplice di calcolatore a rullo magnetico può essere tenuta sempre in evidenza la situazione giornaliera degli stock di 50 mila merci diverse in 500 magaz– zini. Qualsiasi ufficio di statistica, <1ualsiasi laboratorio <li progettazio– ne, qualsiasi centro di studio J>Otr:, elaborare velocissimamente dal i ed informazioni ,dj ogni genere. Facciamo wi esempio ~mplice. Poniamo che con i mezzi convenzio– nali a -disposizione - macchine cal– colatrici elettriche semplici - fii vo– glia affrontare lo studio della situa• zione di un certo mercato relativa– mente a un dato prodotto. Lo scopo è quello di \Scoprire i gusti e le pre– ferenze dei consumatori e di consi– gliare il direttore di 1noduzione per realizzare modifiche opportune nel– le •caratteriiStichc del prodotto. 1 'E <(Uesto un compito di analisi, di con– trollo, di previsione, di decisione e di piano, che costa molto denaro e che, con i mezzi convenzionali, ri• chiede molto tempo. Accade J)Crciò che, utilizzando i risultati dopo uno o due anni, quando si presume ehc la situazione sia cambiata, le de– cisioni vengono prese .sulla base di analogie intuitive, con precarie ga– ranzie di successo. Non è che un e– sempio, c1uesto, di indagine appli– cata ai bisogni commerciali e J>ro- piuso può tracciare delle circonferenze, I risultati che e~ forniscono sono .empre delle quan1i1à fisiche e non gii numeri. d111tivi, che ~alda l'anello tra pro– duzione e consumo (un altro eseu1- pio di integrazione). ,Ma pensiamo a tutli i problemi posi i dulia sociologia, <!alla psicolo. gia sociale, dall'economia politica, cam1>i nei <(tioli ancora ,sussiste il costume di teorie basate sull'intui– zione geniale di un singolo . .Le viii disrara1e opinioni ed ipotesi si ac– campano e si accavalcano e per cia– scuna vi sarù un corredo di fatti che confermano e di faui che negano. E: impossibile 1·he in una mente uma– na possano aver posto lulli i fatti, i duti e le informazioni 'le cui rela– zioni ci possono dar Ja prova della \'eridicità dj una opinione o di un"i. potesi di Javoro. 1Ma in un cervello cleltronico quei fotti possono rien– trare, ri1m:t11crt' im1>rc<.si o imma– gazzinati in ~reciali «memorie)). essere utilizz111i per successive ela– borazioni e per confronti. Ed è an– che possibile, coi ccn•clli eletlroni– ci, 1>ar1ire da due o 1>ii1ipotesi di. ,•erse od opposte, che possano costi– tuire con1em1>orancnmenle la prova c la cootropro\'a, garantendo cosi un'obbie1tiviti1 indiscutibile. I cal– (•oli piì1 complicati della fisica nu– cleare e i relativi progetti sono stai i folli con cervelli cle1tronici, la cui 1trod11zione C andata sempre pitl sviluppando:.i in U.S .. i\. durante que– sti uhimi anni. È questo l'aspetto dell'aulomazio. ne pertinente tall' « <111uninistrazio– ne » in senso lato. 4. Detto ciò, possiamo anche noi concordare sulle affermazioni che danno per scontali certi vantaggi del nuovo ~trumcnto tecnologico. L'au– lonrnzione realizzerà senz'altro: l. migliori condizioni di lavoro, eliminando la routine, la fatica mu• 561
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